Truffa automobilisti a Roma Don Bosco: attenzione all’inganno dell’orologio

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Un fenomeno preoccupante si sta diffondendo nel quartiere di Don Bosco, a Roma, dove un uomo ha messo in atto una truffa ben collaudata. Le modalità sono sempre le stesse: un avvicinamento all’auto con l’accusa di un urto e la richiesta immediata di denaro. Questo articolo analizza il modus operandi del truffatore e fornisce dettagli utili per riconoscere e prevenire tali situazioni.

truffa collaudata a don bosco: sempre lo stesso metodo

L’individuo agisce con una sorprendente sicurezza, come se avesse già eseguito questa truffa numerose volte. Approfittando della distrazione dell’automobilista, si presenta con un atteggiamento deciso. Il rumore di vetri rotti crea confusione e il racconto riguardante il danno all’orologio fa leva sul senso di colpa della vittima. L’obiettivo principale è quello di ottenere un pagamento immediato, senza dare spazio alla riflessione o alla verifica dell’accaduto.

Se la vittima mostra segni di esitazione, il truffatore diventa più insistente e talvolta aggressivo. In un caso documentato, un automobilista ha tentato di risolvere la situazione compilando il CID o contattando i carabinieri. Di fronte a questo comportamento, il truffatore ha cambiato atteggiamento, iniziando a insultare prima di fuggire al vedere il telefono in mano alla vittima.

chi è il truffatore? l’identikit fornito dalle vittime

1,75 m, una corporatura mingherlina, carnagione mulatta e porta un pizzetto leggero. Nonostante le sue intenzioni fraudolente, appare sempre ben vestito e griffato, indossando abiti firmati e portando con sé un borsello che sembra essere di Louis Vuitton in pelle butterata.

Episodi simili non sono isolati ma si verificano in diverse aree della capitale, presentando variazioni nella stessa tipologia di raggiro. Talvolta viene menzionato un orologio rotto oppure uno specchietto danneggiato; in ogni caso la strategia rimane invariata: creare confusione per ottenere soldi contanti.

altre truffe nel quartiere

Nella zona dei quartieri di Giulio Agricola, Don Bosco eTuscolana , aumentano le segnalazioni relative a raggiri e furti con destrezza. I malintenzionati utilizzano scuse banali o momenti di distrazione per compiere i loro crimini. Alcuni esempi includono:

  • Pseudoincidenti: simulazioni che coinvolgono veicoli.
  • Borseggi organizzati: approfittare della distrazione delle vittime.
  • Soggetti che segnalano oggetti caduti: strong>distrarre l’attenzione per rubare.

Dopo aver realizzato la truffa o il furto, se la vittima tenta di opporsi o accorgersi del raggiro, scatta immediatamente la fuga da parte dei criminali.

consigli per la prevenzione delle truffe

I rappresentanti delle forze dell’ordine raccomandano vivamente ai cittadini: non cedere mai alla pressione esercitata dai malintenzionati e non effettuare pagamenti in contante. Se qualcuno accusa una persona di aver causato danni,prendere tempo ed effettuare subito una chiamata al 112 strong>. È fondamentale ricordare che quando i truffatori percepiscono che non ci si lascia ingannare, tendono rapidamente a scomparire dalla scena.

Scritto da Giancarlo Loti