Una drammatica vicenda ha coinvolto un’anziana romana di 80 anni, vittima di un’intensa truffa che si è trasformata in una rapina violenta. Intricati inganni e false identità hanno portato a un evento che ha segnato in negativo la giornata della donna, la quale ha subito un attacco organizzato da due criminali travestiti da professionisti.
la truffa all’anziana
La truffa ha avuto inizio con una comunicazione allarmante da parte di un finto avvocato, seguito dall’intervento di un presunto maresciallo dei Carabinieri. In un lasso di tempo superiore a sei ore, il piano dei truffatori è stato messo in atto il 4 ottobre scorso. Un messaggio drammatico ha segnato l’inizio della truffa: “Si sieda perché le devo comunicare una brutta notizia”.
Il primo inganno ha coinvolto la presunta detenzione della figlia della vittima, accusata di aver investito un’altra donna. Per evitare guai legali, il finto maresciallo ha richiesto una somma di circa 6500 €, necessaria per evitare la querela. La donna, presa dall’angoscia per la condizione della figlia, ha accettato di pagare, consegnando a questi malintenzionati non solo il denaro, ma anche alcuni monili d’oro.
Nei giorni successivi, la pressione e le richieste di denaro sono aumentate, con frequenti chiamate telefoniche che hanno impedito all’anziana di contattare familiari o amici, relegandola in un isolamento forzato.
un’escalation di truffe
Le manipolazioni emotive non si sono fermate; infatti, i truffatori hanno cercato di mantenere segreta la situazione, esortando la donna a non parlarne con nessuno. Quando la vittima ha ricevuto una visita durante una delle chiamate, è stata convinta a nascondere l’ospite per non destare sospetti. Impegnati in questa truffa, i criminali hanno continuato a sfruttare la vulnerabilità della signora, chiedendole di riempire una borsa di argenteria e di consegnarla assieme a ulteriori beni di valore, il tutto sotto la pioggia incessante.
la rapina violenta
La situazione è degenerata quando uno dei truffatori è entrato fisicamente nell’abitazione della donna, minacciandola direttamente e imponendo severe intimidazioni. Il criminale, aggredendola, ha messo a segno un furto culminato in una rapina che ha fruttato circa 3.000.000 € in contanti, gioielli e lingotti d’oro.
l’arresto
La segnalazione di aiuto è giunta dalla stessa vittima. Dopo aver finalmente potuto contattare la figlia, si è resa conto della truffa perpetrata ai danni della sua famiglia. Immediatamente, ha rivolto un appello alla Polizia, avviando un’indagine che ha portato all’identificazione di un uomo dell’hinterland partenopeo, il quale è stato riconosciuto grazie ai filmati delle telecamere di sicurezza. L’individuazione ha fornito importanti elementi, anche grazie alla geo-localizzazione del telefono utilizzato per la truffa.
Il soggetto, un 35enne di Napoli, è stato arrestato su ordine del Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Roma, rispondendo di truffa e rapina aggravata. Le indagini continuano per identificare eventuali complici coinvolti in questa operazione criminale.