Scoprire il Business Nascosto delle Case a Luci Rosse: Storie di Bellezza e Intrigo a Roma e Pomezia

Contenuti dell'articolo

Due cittadini cinesi sono attualmente sotto accusa di aver organizzato un vasto sistema di prostituzione, con un giro d’affari stimato in 40mila euro al mese. La Procura della Repubblica ha richiesto pene severi: 5 anni di reclusione e una multa di 5000 euro per la donna, riconosciuta come la promotrice dell’attività illecita, mentre per l’uomo, considerato il principale collaboratore, si prospettano 4 anni di carcere e una multa di 4000 euro. Le principali accuse includono favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione, unitamente all’accusa di resistenza a pubblico ufficiale derivante da un’aggressione a un agente durante il fermo.

quattro centri massaggi “hard”

La coppia gestiva quattro appartamenti dislocati tra Roma, Pomezia e L’Aquila, trasformandoli in ambienti dedicati allo sfruttamento della prostituzione. Secondo le indagini, la donna era responsabile di un sistema ben strutturato, che includeva la reclutamento delle ragazze, l’affitto degli alloggi e la gestione delle telefonate dei clienti, dove venivano negoziate tariffe e servizi. Gli annunci venivano pubblicati su siti specializzati, con frasi del tipo: “Eccomi, sono orientale, una bellissima ragazza, sexy”.

giro d’affari da 40 mila euro al mese

L’inchiesta ha dimostrato che gli appartamenti sotto inchiesta erano collocati in punti strategici, con un’attenzione particolare per quelli di Roma: uno si trovava in zona Portuense, l’altro nei pressi della stazione Termini. La situazione a Torvaianica Alta, dove i residenti hanno segnalato l’anomalo via vai di uomini, ha contribuito ad attirare l’interesse delle forze dell’ordine. Il blitz ha rivelato un ambiente dall’arredamento inequivocabile, dotato di vasche idromassaggio e decorazioni a tema.

le intercettazioni e la gestione del traffico di clienti

Essenziali per il corso delle indagini sono state le intercettazioni telefoniche che hanno svelato le modalità operative della rete di prostituzione. La donna non solo si occupava del traffico clienti, ma selezionava anche le ragazze, applicando criteri specifici. Tra le frasi captate figurano: “I clienti vogliono ragazze giovani, non più signore di 40 o 50 anni” e “Ahh, sei arrivata ieri? Sei cinese, amore? Quanti anni hai?”. Ulteriori testimonianze hanno rivelato che la donna tratteneva il 50% dei guadagni delle lavoratrici.

gli arresti e la scoperta del giro

I due blitz dei carabinieri, avvenuti il 19 novembre 2022 e il 30 dicembre 2022, hanno portato all’arresto della coppia sospettata. L’indagine era scaturita da un controllo su un altro cittadino cinese, affittuario di uno degli appartamenti coinvolti. Grazie a intercettazioni e riscontri economici, la Procura è riuscita a smantellare un complesso sistema di sfruttamento sessuale, mascherato da semplici operazioni immobiliari.

Scritto da Giancarlo Loti