Roma, vigilante ribadisce legittima difesa nell’interrogatorio di garanzia per la morte di Ciurciumel

Antonio Micarelli, il vigilante accusato di omicidio volontario nei confronti del ventiquattrenne Antonio Ciurciumel, ha ribadito la sua posizione di legittima difesa durante l’interrogatorio di garanzia avvenuto oggi dinanzi al gip Rosalba Liso. I legali di Micarelli, Pietro Pomanti e Valerio Orlandi, hanno comunicato che il loro assistito ha fornito una descrizione dettagliata dei fatti.

Ricostruzione dei fatti

L’episodio si è verificato il 6 febbraio, quando Ciurciumel, dopo aver effettuato una rapina in un appartamento situato in via Cassia a Roma, è stato colpito a morte da Micarelli mentre tentava di fuggire. Il vigilante, attualmente sotto custodia cautelare, ha dichiarato di aver aperto il fuoco per autodifesa, ritenendo che il rapinatore potesse ancora rappresentare un pericolo.

L’interrogatorio ha avuto una durata di circa quattro ore; durante questo periodo, Micarelli ha risposto in modo esaustivo alle domande formulate dal giudice e dai pubblici ministeri. Secondo i suoi avvocati, sono stati forniti tutti i dettagli necessari per chiarire la dinamica dell’incidente.

Strategia della difesa

I legali di Micarelli hanno già presentato un’istanza di riesame presso il tribunale della libertà, contestando la misura cautelare imposta al loro assistito. Nella settimana successiva, prevedono anche di richiedere la sostituzione della custodia cautelare con una misura meno restrittiva.

“La posizione di Micarelli – affermano Pomanti e Orlandi – è chiara: ha agito per proteggere sé stesso e gli altri. Confidiamo che nel corso del procedimento emerga la fondatezza della sua versione.”

Prossime mosse della magistratura

La Procura di Roma continua a raccogliere elementi utili a definire con precisione le circostanze e le modalità dell’azione del vigilante. Al centro delle indagini vi è l’accertamento della proporzionalità della reazione di Micarelli rispetto alla minaccia rappresentata da Ciurciumel.

L’attenzione mediatica sull’argomento legittima difesa è aumentata notevolmente, sollevando interrogativi riguardo alla sicurezza privata e alla regolamentazione dell’uso della forza da parte degli individui autorizzati.

Nelle prossime giornate si prefigurano ulteriori sviluppi che potrebbero influenzare l’evoluzione del processo e la valutazione delle azioni del vigilante da parte degli inquirenti.

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Scritto da Giancarlo Loti