Roma rifiuta di restituire fondi al colosso dei market, il tribunale chiama in causa la Regione

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Roma ha assistito a un nuovo sviluppo significativo nella complessa disputa legale che coinvolge il Comune di Roma, sotto la direzione del sindaco Roberto Gualtieri, e la società Maiorana Maggiorino S.p.A., un importante attore della grande distribuzione alimentare nel settore sud-est della capitale. Questa controversia è tornata alla ribalta grazie a una recente decisione del Tribunale Amministrativo Regionale (Tar) del Lazio, che ha imposto all’amministrazione comunale l’obbligo di restituire oltre 100mila euro in oneri concessori non restituiti.

Roma non restituisce il maltolto al colosso dei market

Sebbene la sentenza sia stata emessa lo scorso settembre, il Comune non ha rispettato il termine di 60 giorni per effettuare il pagamento. Di conseguenza, la questione è stata nuovamente portata davanti alla giustizia amministrativa. Il Tar del Lazio ha quindi nominato la Regione Lazio come Commissario ad acta per forzare il Comune di Roma a saldare quanto dovuto.

L’importo in questione, pari a circa 100mila euro, si riferisce alla rinuncia di un’istanza di condono riguardante un cambio di destinazione d’uso di un immobile appartenente al Gruppo Maiorana. Tale somma era stata versata anticipatamente dal gruppo stesso come condizione per ottenere un permesso edilizio successivo.

Il ricorso del colosso dei market e il ruolo della Regione Lazio

Dopo che il Campidoglio non ha proceduto con la restituzione degli oneri concessori, Maiorana Maggiorino ha richiesto l’intervento di un Commissario ad acta per garantire l’esecuzione della sentenza. Il Tar ha accolto questa richiesta, affidando l’incarico al Dirigente della Direzione Regionale Urbanistica del Lazio. Se Roma non agirà autonomamente, sarà la Regione a intervenire direttamente per liquidare l’importo dovuto.

Le responsabilità di Roma

I documenti presentati dal Comune dimostrano che l’Ufficio Condono ha autorizzato la Ragioneria a procedere con il pagamento solo dopo il termine fissato dal Tar, ovvero il 16 dicembre 2024. Ad oggi, tale versamento non è ancora stato effettuato. Pertanto, è stato necessario nominare un commissario ad acta con l’incarico di eseguire il pagamento entro 60 giorni dalla sua nomina.

Le conseguenze economiche e politiche della vicenda

A parte la restituzione degli oneri concessori, Roma Capitale dovrà affrontare una penalità giornaliera di 70 euro fino al saldo dell’importo dovuto. Questo ulteriore costo potrebbe generare polemiche politiche e tensioni tra l’amministrazione capitolina e la Regione Lazio, chiamata a intervenire per risolvere la situazione.

La crisi occupazionale e lo sciopero dei lavoratori

Questa vicenda si colloca in un contesto più ampio caratterizzato da difficoltà economiche per Maiorana Maggiorino S.p.A., che ha annunciato possibili licenziamenti nei mesi scorsi. In questo scenario si è fatto sentire anche Daniele Leodori, segretario del Partito Democratico del Lazio, che ha criticato pubblicamente le scelte aziendali riguardanti alcuni punti vendita venduti a imprenditori legati a Forza Nuova senza considerare i diritti dei lavoratori.

Un caso destinato a far discutere

Tornando al fulcro della questione, il mancato rispetto delle sentenze del Tar da parte dell’amministrazione romana solleva interrogativi sulla gestione finanziaria comunale e sulle implicazioni per i cittadini romani. La nomina del commissario ad acta rappresenta un precedente importante; qualora l’amministrazione capitolina non agisca prontamente, sarà compito della giustizia amministrativa adottare misure straordinarie per garantire legalità ed efficienza nelle azioni pubbliche.

Scritto da Giancarlo Loti