Roma malasanità: inchiesta dopo la morte di una donna in ospedale

Un nuovo episodio di presunta malasanità ha scosso la capitale, con la tragica morte di una donna di 87 anni presso l’ospedale San Camillo. La paziente, dopo giorni caratterizzati da attese e ritardi, è deceduta in circostanze che hanno sollevato numerosi interrogativi. La famiglia della vittima ha deciso di presentare una denuncia, mirando a fare luce sulle cause del decesso e ad accertare eventuali responsabilità da parte dei medici e del personale sanitario. In seguito a ciò, la Procura di Roma ha avviato un’inchiesta per omicidio colposo, nonché per responsabilità nel settore sanitario.
il ricovero, i ritardi e le scelte discutibili
L’anziana, identificabile come Antonella, è stata ricoverata il 18 febbraio 2025, con diagnosi di “ulcera con piede diabetico”. Nonostante la prognosi fosse chiara, non è stato effettuato un intervento tempestivo; al contrario, sono state somministrate solo medicazioni locali. I familiari hanno riferito che per giorni è stata promessa un’operazione che non si è mai concretizzata. Durante questo periodo, sono stati registrati anche errori nella gestione della terapia: l’inserimento dell’ago cannula sarebbe avvenuto in modo errato, causando dolore e gonfiore senza una risoluzione adeguata.
il peggioramento improvviso e il mistero degli oppiacei
A partire dal 2 marzo, la paziente ha iniziato a manifestare forti dolori addominali. Nonostante le sue condizioni già compromesse, le sono stati somministrati farmaci oppiacei senza una giustificazione chiara. Le sue condizioni sono rapidamente deteriorate: si è registrata bradicardia severa (battito ridotto a 45 bpm) e difficoltà respiratorie tali da richiedere l’utilizzo di una mascherina per ossigeno. In seguito all’aggravarsi della situazione clinica, i medici hanno utilizzato il Naloxone, ma ormai era troppo tardi; non ci sono state annotazioni dettagliate sui parametri vitali nelle ore successive.
il decesso e le sospette incongruenze
L’anziana è deceduta il 3 marzo alle 19:41. La causa ufficiale del decesso risulta essere insufficienza renale; Questa diagnosi appare contraddittoria rispetto agli eventi precedenti. Inoltre, emergono dubbi sulla gestione dell’emergenza: sebbene sia stato dichiarato che siano state intraprese manovre di rianimazione, vi sarebbero versioni discordanti tra i medici riguardo alla loro esecuzione.
l’inchiesta della procura e l’autopsia
Dopo la denuncia presentata dalla famiglia, il Sostituto Procuratore Claudia Alberti ha aperto un fascicolo presso il Tribunale di Roma per ipotesi di reato legate all’omicidio colposo e alla responsabilità sanitaria. Saranno analizzate sia la cartella clinica che le testimonianze del personale medico coinvolto. Inoltre, la salma sarà sottoposta ad autopsia per determinare con precisione la causa della morte ed eventualmente individuare negligenze o errori fatali.
- Paziente: Antonella (87 anni)
- Sostituto Procuratore: Claudia Alberti
- L’ospedale coinvolto: Ospedale San Camillo
- Causa del decesso:
- Diverse figure mediche coinvolte nella gestione del caso.
I familiari chiedono ora giustizia: “Era anziana ma stava bene. Non si muore per un’ulcera con piede diabetico se trattata adeguatamente.”