Roma, il Tar boccia tavoli in strada: nessuna ciclabile transitoria per l’hotel del centro

Roma è al centro di una controversia legale che coinvolge l’amministrazione comunale, guidata dal sindaco Roberto Gualtieri, e un noto hotel della città. Il Tar del Lazio ha annullato la decisione del Comune riguardante la realizzazione di una pista ciclabile transitoria in via del Traforo, sostenendo che tale progetto fosse ostacolato dai tavoli esterni dell’hotel.
Caporetto per il Campidoglio contro l’hotel di lusso a Roma centro
I giudici hanno dichiarato la vittoria piena della R. B. Hotel S.r.l., affermando che “il ricorso è palesemente fondato” e può essere risolto con una “sentenza in forma semplificata”. È stato evidenziato che le garanzie procedimentali della società erano state violate dall’amministrazione comunale, poiché nel preavviso di rigetto si faceva riferimento solo agli stalli per motocicli, ignorando la questione della pista ciclabile.
Schiaffi su schiaffi (politico-giudiziari) sui tavoli esterni di bar e ristoranti
L’amministrazione Gualtieri ha già ricevuto altri due colpi dai giudici riguardo ai tavoli esterni in centro città: uno relativo a un ristorante situato a Prati e l’altro vicino al Vaticano. Ora si aggiunge anche il caso dell’hotel di lusso, coinvolgendo figure istituzionali come il sindaco Gualtieri, l’assessore alla mobilità Eugenio Patanè, e potenzialmente anche l’assessore allo sport e turismo Alessandro Onorato.
- Roberto Gualtieri
- Eugenio Patanè
- Alessandro Onorato
- Lorenza Bonaccorsi
Il caso: il rigetto dell’occupazione Covid a Roma
La controversia nasce dal diniego del Comune per mantenere l’occupazione del suolo pubblico emergenziale Covid, concessa all’hotel sin dal 2021. La motivazione fornita era che i tavolini interferivano con gli stalli per motocicli e con la realizzazione della pista ciclabile transitoria proposta dalla precedente amministrazione.
La sentenza del Tar: errori e incongruenze dell’amministrazione Gualtieri
I giudici hanno stabilito che non esiste alcuna violazione del Codice della Strada riguardo agli stalli occupati dall’hotel e hanno contestato la mancanza di prove concrete sulla presenza della pista ciclabile temporanea. Inoltre, la giustificazione presentata dal Comune è stata considerata tardiva.
Le implicazioni della decisione per Roma
Questa pronuncia rappresenta un duro colpo per l’amministrazione Gualtieri, sollevando interrogativi sulla gestione degli spazi pubblici durante la pandemia. Le attività commerciali avevano investito risorse significative nella creazione di spazi esterni conformi alle normative anti-Covid.
Il precedente che potrebbe influenzare altri ricorsi
La sentenza potrebbe avere ripercussioni su altre richieste simili da parte delle attività commerciali nella capitale. Il verdetto chiarisce che non esiste nessuna pista ciclabile transitoria in via del Traforo e mette in luce possibili discrepanze nelle decisioni amministrative.
L’amministrazione ha ora la facoltà di presentare un ricorso in secondo grado contro questa sentenza del Tar.