Ponte di Ferro a Roma riapre: aumento dei costi da 8 a 18 milioni e responsabilità finanziaria

Finalmente, dopo un lungo periodo di attesa e rinvii, è stata confermata la data di riapertura del Ponte dell’Industria, noto anche come Ponte di Ferro. Questa storica infrastruttura tornerà a essere percorribile dal 20 marzo, portando sollievo ai cittadini romani che da luglio 2023 hanno affrontato disagi e deviazioni. Il ponte, costruito tra il 1862 e il 1863, non sarà solo un simbolo della città ma anche una struttura moderna e funzionale, ora accessibile anche agli autobus. Le spese per i lavori sono aumentate notevolmente, con un incremento di 10 milioni di euro rispetto alle stime iniziali fornite dal Comune di Roma.
Le certezze e i dubbi
Mentre la data dell’inaugurazione è certa, cresce l’incertezza riguardo ai costi crescenti senza adeguate spiegazioni. A luglio dello scorso anno, sul sito del Comune si dichiarava che i lavori erano necessari per scongiurare la chiusura definitiva prevista nel 2026, sottolineando l’importanza storica e culturale del ponte.
- Ponte dell’Industria (Ponte di Ferro)
- Aumento dei costi da 8 a 18 milioni di euro
- Scongiurata chiusura definitiva nel 2026
Un restauro da record… anche nei costi
Nell’estate del 2023, il Comune annunciava un piano ambizioso con una spesa iniziale di 8 milioni di euro, finanziati tramite fondi giubilari. L’obiettivo era quello di ristrutturare l’infrastruttura per renderla più sicura e moderna. Attualmente, però, il costo totale ha raggiunto ben 18 milioni di euro, sollevando interrogativi su come siano stati gestiti questi fondi aggiuntivi.
- Piano iniziale: 8 milioni di euro in fondi giubilari
- Costo attuale: 18 milioni di euro totali
- Mancanza di chiarimenti sui fondi aggiuntivi
Un ponte più sicuro, ma a che prezzo?
L’intervento ha reso il Ponte dell’Industria più robusto e adatto alle esigenze moderne della città. Attraverso l’uso della tecnica del jet grouting, le fondamenta sono state consolidate per supportare un carico fino a 26 tonnellate, rispetto alle precedenti 3,5 tonnellate. Sono stati impiegati ingegneri esperti provenienti dalla Norvegia per garantire la riuscita dei lavori.
- Tecnica utilizzata: jet grouting per consolidamento delle fondamenta
- Peso massimo supportabile: 26 tonnellate
- Utilizzo di gru da 600 tonnellate per operazioni delicate
Più collegamenti, ma ancora troppe incognite
Dopo la riapertura, il Ponte dell’Industria diventerà cruciale per la viabilità cittadina. Sarà accessibile a veicoli privati, autobus, pedoni e ciclisti grazie alla nuova passerella e pista ciclabile. Cambieranno anche alcune linee del trasporto pubblico con deviazioni significative.
Permangono interrogativi sulla gestione delle spese pubbliche. Chi si farà carico dei costi finali? Si tratta esclusivamente di soldi giubilari o provengono da altre fonti? La mancanza di risposte chiare rende necessaria una maggiore trasparenza.
- Ponte accessibile a tutti gli utenti della strada
- Cambiamenti nelle linee del trasporto pubblico
- Mancanza di chiarezza sulle spese pubbliche
L’inaugurazione rappresenterà un momento significativo; tuttavia è fondamentale che vengano fornite risposte esaustive riguardo all’aumento dei costi sostenuti dai cittadini.