Pendolari metromare e roma-viterbo in protesta: intervenga la regione lazio

Il panorama dei trasporti pubblici nel Lazio è caratterizzato da disagi persistenti, promesse non mantenute e un evidente silenzio istituzionale. I pendolari delle ex ferrovie Roma-Lido di Ostia e Roma-Civita Castellana-Viterbo, gestite da Cotral e Astral, si trovano a fronteggiare una situazione di degrado inaccettabile. Un appello disperato si leva dai comitati dei pendolari: “Regione Lazio, se ci sei batti un colpo!”. Questa affermazione riflette non solo una sfida, ma anche un forte senso di frustrazione. Dopo 25 mesi di governo Rocca, la condizione della mobilità su ferro resta critica, con gli utenti che esprimono il loro malcontento: “Siamo stanchi, siamo ignorati, siamo presi in giro”.
Un immobilismo mascherato da annunci
Mentre la Regione Lazio, insieme a Cotral e Astral, continua a diffondere dichiarazioni ottimistiche, la realtà quotidiana per i viaggiatori presenta treni che sono vetusti, ritardi frequenti e infrastrutture in stato di abbandono. I lavori promessi rimangono lontani dalla realizzazione: pochi cantieri attivi e ancora meno treni nuovi. Nonostante le lettere ufficiali inviate dai comitati (una il 27 gennaio, l’altra il 21 febbraio 2025) all’assessore alla mobilità Fabrizio Ghera, non è giunta alcuna risposta dalla Regione Lazio, lasciando spazio a un assordante silenzio.
Da Zingaretti a Rocca: cambia il colore ma non il copione
La frustrazione dei pendolari trascende le questioni politiche. La differenza tra amministrazioni di centrodestra o centrosinistra risulta irrilevante; infatti, la situazione rimane invariata. Sotto la guida di Zingaretti, vi era talk di “rilancio”, mentre ora con Rocca e Ghera, si parla di “svolta”. I risultati sono sempre gli stessi: molte parole accompagnate da pochi fatti concreti. Ciò che realmente manca è la volontà di ascoltare i cittadini e coinvolgere i Comitati in modo trasparente.
I comitati sotto attacco: “Chi critica viene bannato”
L’assenza di comunicazione efficace si intensifica quando invece di rispondere alle richieste legittime, vengono sollevate accuse infondate verso i Comitati Pendolari riguardo presunti interessi politici. Tale accusa appare ridicola e offensiva nei confronti degli attivisti che affrontano problemi scomodi. I comitati affermano chiaramente: “Non siamo yes-men; non ci accontentiamo di slogan.”. Nel frattempo, le condizioni dei viaggi continuano a deteriorarsi mentre la Regione evita ogni confronto.
Lettera al presidente Francesco Rocca
L’ultima iniziativa dei pendolari consiste nella scrittura diretta al presidente Francesco Rocca per richiedere risposte concrete e autentiche. Non sono graditi tour propagandistici o post sui social media; ciò che serve è un piano operativo pubblico strong > con tempistiche certe, risorse definite e un dialogo costante con chi vive quotidianamente questa difficile realtà. L’appello è chiaro: “ La Regione Lazio non può continuare a ignorare il grido d’aiuto strong >” proveniente da decine di migliaia di cittadini.
I seguenti punti riassumono alcune delle personalità coinvolte:
- Cotral
- Astral
- Fabrizio Ghera
- Domenico Zingaretti
- Francesco Rocca
- E membri del Comitato Pendolari
Basta con l’era delle sole promesse; è necessaria una vera svolta immediata.