Pendolari in protesta: il servizio ferroviario Metromare e Roma-Viterbo al collasso, la Regione deve intervenire subito

Nonostante l’iniezione di significativi fondi per il potenziamento delle ferrovie ex concesse, le condizioni delle linee Roma-Lido di Ostia e Roma-Civita Castellana-Viterbo sono diventate addirittura più critiche. I Comitati Pendolari hanno comunicato queste problematiche tramite una lettera indirizzata alla Regione Lazio, proprietaria delle linee, e alle aziende Astral e Cotral, che gestiscono il servizio dal 1° luglio 2022. I pendolari esprimono risultanze inequivocabili riguardo un servizio ferroviario in crisi, contraddistinto da ritardi sistematici, disservizi e incertezze future, nonostante le ripetute affermazioni rassicuranti delle istituzioni. “Le continue dichiarazioni di miglioramento si sono rivelate mere illusioni, mentre i cittadini continuano a sopportare le conseguenze di una gestione inefficace” è quanto affermato dai comitati.
Le richieste dei pendolari
Nella missiva, i comitati pongono domande decisive alla Regione Lazio e alle entità incaricate della gestione ferroviaria, esigendo risposte incisive e concrete. Tra i temi centrali, figurano:
- Consegna dei nuovi treni
- Chiarezza sulle fidejussioni garantenti la fornitura dei 38 nuovi convogli, programmati dal 2018 e soggetti a rinvii continui
- Informazioni relative alle carte della qualità dei servizi per facilitare la consultazione degli interessati
- Riapertura delle biglietterie e degli uffici oggetti smarriti
- Aggiornamenti sui lavori in corso sulla Roma-Lido, previsti per dicembre 2025
- Stato dei cantieri nelle stazioni e tempistiche per l’attivazione delle fermate “Acilia Sud-Dragona” e “Tor di Valle”
- Manutenzione e affidabilità del servizio, incluse le revisioni dei convogli
La situazione sulla Roma-Civita Castellana-Viterbo
Per quanto riguarda la tratta extraurbana, anche i disagi risultano considerevoli. Tra le istanze più significative vi sono:
- Piano di mobilità alternativo per mitigare i disagi durante i lavori di ammodernamento e raddoppio della linea
- Chiarezza sul futuro del capolinea di Piazzale Flaminio, previsto per essere trasferito in una nuova stazione sotterranea
- Stato attuale dei cantieri e delle procedure di affidamento per le infrastrutture ferroviarie e la sicurezza a bordo
Mobilitazioni all’orizzonte?
Sette giorni dopo l’invio della lettera, i pendolari non hanno ricevuto alcun riscontro dalla Regione Lazio. Tale silenzio alimenta la frustrazione tra gli utenti, che manifestano l’intenzione di organizzare nuove proteste. “La Regione ha l’obbligo di garantire un trasporto pubblico efficiente. Ogni ritardo influisce sulla vita quotidiana e incrementa il rischio di un abbandono progressivo del trasporto pubblico a vantaggio dell’auto privata, con conseguenze dirette su traffico e inquinamento” affermano i comitati. Se nelle prossime giornate non si registreranno risposte adeguate, i pendolari sono pronti a mobilitarsi per far sentire la propria voce. La questione resta aperta: la Regione Lazio interverrà oppure continuerà a ignorare le richieste dei cittadini?