Papa Francesco torna a casa dopo 2 mesi di convalescenza a Santa Marta

Il ritorno a casa di Papa Francesco, dopo un lungo periodo di ricovero di quasi quaranta giorni al Policlinico Gemelli di Roma, segna un momento significativo. A causa di una polmonite bilaterale, il Pontefice ha affrontato una delicata convalescenza. Oggi, dopo l’Angelus, che sarà comunicato in forma scritta, è previsto un breve saluto e una benedizione ai fedeli. I medici hanno confermato che il Papa avrà bisogno di circa due mesi di riposo per completare la sua guarigione.
I momenti critici della degenza
Durante il periodo di ricovero, Papa Francesco ha vissuto due momenti critici, durante i quali la sua vita è stata messa a rischio. Non è mai stato intubato e ha mantenuto uno stato costante di vigilanza e lucidità. Secondo Sergio Alfieri, medico responsabile del trattamento del Santo Padre, egli verrà dimesso con condizioni cliniche stabili da almeno due settimane. La terapia farmacologica proseguirà a lungo termine attraverso trattamenti orali e sarà necessario rispettare un periodo di riposo per garantire una completa convalescenza.
Dimissione sicura e assistita
Luigi Carbone, medico personale del Papa in Vaticano, ha descritto la dimissione come una “dimissione protetta”. È fondamentale considerare le necessità del Santo Padre come si farebbe per qualsiasi paziente anziano dimesso dopo una polmonite. Sarà necessario fornire supporto con ossigeno fino a quando non risulterà più indispensabile e garantire assistenza sanitaria adeguata presso la residenza di Santa Marta.
Evitare sforzi eccessivi
Papa Francesco desiderava tornare a casa da giorni ma ha seguito rigorosamente le indicazioni mediche. Dovrà ora evitare sforzi eccessivi e incontri con gruppi numerosi mentre continua la fisioterapia motoria e respiratoria. Secondo Alfieri, se il Papa può essere dimesso con l’indicazione di due mesi di riposo significa che le infezioni più gravi sono state superate. Alcuni batteri sono stati eliminati; la carica virale degli agenti patogeni è diminuita notevolmente, anche se il recupero completo richiederà ulteriore tempo.
La felicità del Pontefice per il ritorno a casa
Sul futuro impegno del Papa rimangono incertezze. Con l’avvicinarsi della Pasqua, resta da vedere se potrà partecipare ai riti religiosi o riprendere i viaggi internazionali. Matteo Bruni, portavoce del Vaticano, ha affermato che tutto dipenderà dai progressi nella salute del Pontefice. Anche il recupero della voce richiederà tempo; Il Santo Padre esprime la sua gioia per poter finalmente tornare a casa: “È felicissimo”.
- Papa Francesco – Pontefice
- Sergio Alfieri – Medico responsabile delle cure
- Luigi Carbone – Medico personale in Vaticano
- Matteo Bruni – Portavoce del Vaticano