Omicidio volontario a Ostia: l’incidente di Claudio Celletti e la lite tragica

La tragica vicenda di Claudio Celletti, un netturbino dell’AMA di 63 anni, ha sollevato interrogativi e sospetti in merito alle circostanze della sua morte. L’incidente stradale che ha portato al suo decesso non sembra essere stato un semplice episodio casuale, ma potrebbe nascondere motivazioni più complesse legate a una lite avvenuta poco prima dell’impatto.
il litigio prima dell’investimento
Secondo le testimonianze raccolte, Celletti avrebbe avuto un acceso confronto verbale con un uomo nella pineta di Acqua Rossa, nota per essere frequentata da jogger e proprietari di cani. La causa del diverbio sarebbe stata l’aggressione del cane dell’uomo nei confronti di quello di Celletti. Durante la discussione si sarebbero scambiati insulti pesanti. Terminato il litigio, ciascuno dei due uomini si sarebbe allontanato separatamente. Pochi minuti dopo, il netturbino è stato investito mentre stava per salire sulla sua auto.
l’incidente
Le ricostruzioni indicano che il SUV nero ha puntato direttamente verso il 63enne colpendolo con violenza tale da sbatterlo a terra. L’impatto è stato devastante: il cane di Celletti è stato sbalzato via ma è riuscito a salvarsi, mentre le condizioni del netturbino sono apparse subito critiche. Un’eliambulanza è intervenuta sul posto per trasportarlo d’urgenza all’ospedale San Camillo di Roma, dove rimarrà ricoverato per una settimana fino alla sua morte avvenuta l’11 marzo.
le indagini: fatalità o gesto premeditato?
L’inchiesta inizialmente condotta dalla polizia locale è ora passata agli agenti del X Distretto Lido che indagano per identificare il conducente del SUV fuggitivo. Gli inquirenti sospettano che l’incidente possa non essere stato accidentale; vi è la possibilità che l’automobilista abbia agito con intenzionalità nei confronti di Celletti. La polizia sta esaminando i filmati delle telecamere di sorveglianza e raccogliendo ulteriori dichiarazioni da testimoni presenti al momento dei fatti.