Omicidio ciurciumel: la testimonianza della badante salvata dal vigilante

Un drammatico episodio di cronaca ha scosso l’opinione pubblica, coinvolgendo una badante ucraina e un vigilante. Le parole di Svitlana Chobotko, 64 anni, testimoniano il suo profondo dolore e riconoscenza verso colui che le ha salvato la vita durante una violenta rapina avvenuta il 6 febbraio in un’abitazione di via Cassia. Intervenuta ai microfoni della trasmissione “Fuori dal Coro” su Rete 4, ha raccontato la sua esperienza a Maria Letizia Modica Alliata, descrivendo i momenti di terrore vissuti quando uno dei malviventi è stato colpito da un proiettile sparato dalla guardia giurata Antonio Micarelli.

Il racconto della sopravvissuta

Narrando l’accaduto, Svitlana non riesce a trattenere le lacrime. Ha spiegato: “Ho sentito qualcuno entrare in casa dalla serranda mentre ero in camera da letto. In un attimo mi sono trovata davanti a un uomo con il volto coperto da un passamontagna, armato di un’asta di ferro lunga più di 30 centimetri. Poi è entrato un secondo individuo e mi sono ritrovata accerchiata”. I rapinatori, aggressivi e minacciosi, cercavano denaro e oro. “Gridavano: ‘Dove sono i soldi? Portaci le chiavi della cassaforte!’“, ha ricordato la badante, sottolineando che all’interno non vi era nulla.

La situazione è diventata insostenibile quando uno dei banditi le ha tappato la bocca per impedirle di urlare. “Ho pensato che fosse finita”, ha confessato Svitlana. Alcuni colpi di pistola provenienti dal terrazzo hanno interrotto l’incubo: “Inizialmente ho pensato fossero le forze dell’ordine; poi ho capito che era stato il vigilante a intervenire. Se non mi avesse aiutata, sarei morta”.

L’arresto del vigilante: omicidio o autodifesa?

Il rapinatore colpito, Antonio Ciurciumel, 24 anni, è stato trovato riverso a terra con una ferita mortale alla testa. L’intensità del momento ha portato Svitlana a sentirsi male durante il sopralluogo dei carabinieri e a essere trasportata in ospedale. Pochi giorni dopo questo salvataggio si è trasformato in incubo per Antonio Micarelli: il vigilante è stato arrestato con l’accusa di omicidio volontario.

Micarelli, attualmente detenuto, sostiene di aver agito per legittima difesa poiché temeva che il rapinatore rappresentasse ancora una minaccia. Molti considerano ingiusto l’arresto di chi ha agito per proteggere una vita umana.

Un caso che divide l’opinione pubblica

Diverse domande sorgono riguardo alla tutela delle persone che reagiscono a un’aggressione e sulla sottile linea tra legittima difesa e uso eccessivo della forza. “Non capisco come si possa arrestare un uomo che mi ha salvato la vita”, afferma Svitlana, mentre l’opinione pubblica si spacca tra chi chiede giustizia per il rapinatore ucciso e chi reclama una riforma delle norme sulla difesa personale. La giustizia dovrà ora stabilire se il gesto di Micarelli sia stato dettato da necessità estrema o se ci siano motivazioni valide per incriminarlo. Nel frattempo,

  • Svitlana Chobotko (badante)
  • Antonio Micarelli (vigilante)
  • Antonio Ciurciumel (rapinatore)
  • Maria Letizia Modica Alliata (giornalista)
  • (altri membri del cast della trasmissione)
Scritto da Giancarlo Loti