Malagrotta in fiamme: residenti denunciano deflagrazioni e veleni respirabili

Malagrotta: una situazione di emergenza persistente. La periferia occidentale di Roma continua a essere teatro di eventi inquietanti, caratterizzati da esplosioni forti e fiammate improvvise che illuminano la vallata. L’ex discarica, la più grande d’Europa, riporta alla luce le preoccupazioni di una comunità costretta a convivere con un grave fardello ambientale e sanitario.
Deflagrazioni notturne: origine dei problemi
I residenti segnalano che le deflagrazioni avvengono principalmente durante la notte, attribuendo il fenomeno ai gas emessi dalla decomposizione dei rifiuti, ancora presenti nel sottosuolo. I comignoli situati sulla montagna di immondizia, che ha ricevuto fino a 5.000 tonnellate al giorno per decenni, sembrano essere il punto di origine delle fiamme.
Rischio elevato: area classificata “Seveso II”
L’ex sito è attualmente sotto sequestro giudiziario dal 2018. Nel 2022 è stato nominato un commissario straordinario, il generale Giuseppe Vadalà, con l’incarico di elaborare un piano di sistemazione ambientale, previsto per completamento entro il 2027. I cittadini denunciano progressi insufficienti e una situazione in deterioramento.
L’area è classificata come “a rischio di incidente rilevante” secondo la normativa europea Seveso II, a causa della presenza di sostanze pericolose e potenziali rischi sanitari ed ecologici. I timori principali riguardano l’accumulo di gas e la gestione del percolato, che potrebbero compromettere ulteriormente la qualità dell’aria e delle acque sotterranee.
Sfide sanitarie e ambientali crescenti
I dati forniti dall’Arpa Lazio e dall’Asl territoriale strong > sono allarmanti. Nelle falde acquifere sottostanti si riscontrano metalli pesanti e sostanze organiche contaminanti strong > , mentre aumenta l’incidenza delle malattie respiratorie e cardiovascolari strong > tra i residenti.
I cittadini lamentano un’aria irrespirabile, aggravata dal traffico costante dei mezzi pesanti nella zona.
Controllo della situazione: interrogativi senza risposta h2 >Dopo numerose segnalazioni, Marco Palma, vicepresidente del consiglio dell’XI Municipio, ha presentato unesposto formale strong > per richiedere chiarimenti sui controlli ambientali. Le risposte tardano ad arrivare; solo l’amministratore giudiziario Luigi Palumbo ha fornito feedback ufficiale escludendo responsabilità dirette degli impianti TMB1. p >
Prossimi passi: attesa della riunione del 9 aprile h2 >E’ prevista unariunione della commissione competente strong > il prossimo9 aprile strong > , coinvolgendo figure istituzionali chiave come il commissario Vadalà e l’assessora comunale all’Ambiente Sabrina Alfonsi. La comunità spera in azioni concrete piuttosto che promesse vuote. p >
- Maria Teresa Cipollone strong > li >
- Giuseppe Vadalà strong > li >
- Marco Palma strong > li >
- Luigi Palumbo strong > li >
- Sabrina Alfonsi strong > li >
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E’ prevista unariunione della commissione competente strong > il prossimo9 aprile strong > , coinvolgendo figure istituzionali chiave come il commissario Vadalà e l’assessora comunale all’Ambiente Sabrina Alfonsi. La comunità spera in azioni concrete piuttosto che promesse vuote. p >
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