Licheni e inquinamento: come questi organismi possono rivelarci la salute del nostro ambiente

I licheni rappresentano organismi estremamente affascinanti, caratterizzati da colori e forme uniche, che svolgono un ruolo cruciale nel contesto ambientale. La loro presenza è frequente sia in contesti urbani che in ambienti naturali, dove possono essere notati su alberi e rocce. Ma quali sono realmente i licheni e quale contributo forniscono in termini di monitoraggio ambientale?

Cosa sono i licheni?

Un esempio emblematico di lichene è Xanthoria parietina, un organismo che si distingue per le sue chiazze dorate, visibili su tronchi e strutture murarie. Questa specie si caratterizza per tonalità che vanno dal giallo al verde brillante e predilige aree esposte alla luce solare, inclusi anche gli ambienti urbani. Un lichene si compone di una simbiosi tra un fungo e un alga oppure un cianobatterio: il fungo offre una struttura e protezione, mantenendo l’umidità necessaria per le alghe, le quali a loro volta producono nutrimento grazie al processo di fotosintesi.

I licheni come bioindicatori della qualità dell’aria

Xanthoria parietina si rivela un efficace bioindicatore della qualità dell’aria, essendo in grado di resistere in ambienti altamente inquinati, ricchi di metalli e ossidi di azoto. Attraverso analisi condotte su questa specie, è possibile ottenere informazioni utili sugli inquinamenti a lungo termine presenti in zone antropizzate. Questa simbiosi non deve essere sottovalutata: i licheni, infatti, sono organismi straordinari che racchiudono una serie di adattamenti, come il bioaccumulo e la capacità di sopravvivere in condizioni avverse.

Scritto da Giancarlo Loti