Lazio senza inverno: intervista all’esperto sulle temperature sopra la media e la poca neve sulle montagne

Negli ultimi anni, il Lazio ha sperimentato inverni caratterizzati da condizioni meteorologiche poco soddisfacenti. La poca neve e temperature superiori alla media hanno reso questa stagione poco rappresentativa dei classici inverni. Si sente quindi la necessità di un’analisi dettagliata della situazione, soprattutto a Roma, dove il fenomeno è particolarmente evidente.
Dove si trova l’inverno?
Il Lazio sta attraversando un’inverno che fatica a emergere con vigore. Dopo un dicembre inizialmente promettente, l’andamento meteorologico ha subito un notevole rallentamento. Gabriele Serafini, direttore del Meteo Lazio, spiega che il problema è legato a un vortice polare molto compatto che ha favorito l’arrivo di venti da Sud. Durante i giorni scorsi, si sono registrate grandinate in Umbria e in Toscana, il che suggerisce un clima più autunnale che invernale.
Situazione degli accumuli nevosi
Analizzando le informazioni provenienti da meteomont, Gabriele Serafini fornisce una panoramica sugli attuali accumuli di neve nelle principali località del Lazio. Al momento i dati indicano accumuli pari a:
- Vallonina: 0 cm
- Sella del Vento (Terminillo): 0 cm
- Cittareale: 0 cm
- Amatrice: 0 cm
- Campo dell’Osso: 0 cm
- Campo Staffi: 4 cm
- Campocatino: 13 cm
- Forca d’Acero: 0 cm
Le temperature oscillano tra i 3 e i 4 gradi nelle varie località, e il fenomeno della fusione della neve è accelerato da temperature positive e vento. Le previsioni indicano una situazione compromessa fino al weekend a causa dell’scirocco. La prossima settimana potrebbe portare un abbassamento termico, ma non si hanno certezze su eventuali precipitazioni.
Analisi delle precipitazioni
Per quanto riguarda le precipitazioni, nel mese di gennaio, gli accumuli a Roma variano tra 30 e 50 mm, con un deficit rispetto alla media di gennaio di 20-30%, in alcuni casi anche del 50%. Questo cambiamento nel regime pluviometrico preoccupa, dal momento che si registrano periodi di totale assenza di pioggia seguiti da intense raffiche che possono causare nubi molto cariche in breve tempo, come evidenziato da eventi recenti. Tale situazione ha un impatto negativo sia sull’agricoltura che sulle infrastrutture, specialmente durante eventi di nubifragio. Gabriele conclude sottolineando l’aumento delle temperature su scala globale, indicativo di cambiamenti climatici imminenti.