Labaro a roma: il quartiere dei costruttori senza servizi per i cittadini

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Roma, il quartiere Labaro è definito un’area destinata esclusivamente ai costruttori, ma priva di servizi pubblici. Da oltre vent’anni, il Piano di Riqualificazione Urbana (PRU Labaro) avrebbe dovuto migliorare la qualità della vita in questa zona. I residenti, le associazioni e i comitati territoriali denunciano la mancanza di sviluppo dei servizi pubblici. Nonostante l’aumento degli edifici residenziali, gli impegni per nuove infrastrutture e spazi verdi sembrano essere rimasti solo sulla carta. Il PRU Labaro, avviato nel 2005 con l’intento di connettere due quartieri e risolvere il deficit urbanistico, ha portato a una crescita edilizia senza adeguate compensazioni pubbliche.

Roma, al via la Commissione sul Piano Labaro, ma senza cittadini

Sebbene siano state presentate numerose segnalazioni e richieste di partecipazione da parte dei cittadini sui social e attraverso i media negli ultimi mesi, questi ultimi sono stati esclusi dalla Commissione Urbanistica, convocata per discutere del PRU di Labaro il 19 marzo presso il Campidoglio. La Commissione sarà composta esclusivamente da tecnici e funzionari comunali.

Invitati solo tecnici del Comune di Roma

I relatori previsti includono Gianni Gianfrancesco, Direttore del Dipartimento PAU di Roma, e Paolo Ferraro, Direttore Trasformazione Urbana PAU. Non ci sarà alcuna rappresentanza dei residenti nonostante le precedenti richieste di confronto. A differenza di altre commissioni capitoline che promuovono interazioni tra membri della Giunta e cittadini, nel caso del PRU Labaro questo dialogo sembra essere stato evitato.

Le critiche all’esclusione

L’esclusione dei cittadini ha generato malcontento tra i residenti che lamentano da tempo la mancanza di coinvolgimento nelle decisioni urbanistiche locali. Questa scelta appare contraddittoria rispetto alle dichiarazioni dell’Amministrazione comunale riguardo alla volontà di mantenere un dialogo aperto con la comunità.

Il ruolo della politica di Roma

Diversi esponenti politici fanno parte della Commissione Urbanistica capitolina, tra cui Antonella Melito e Marco Di Stefano (vicepresidenti), insieme ad altri membri come Caudo, Corbucci, De Gregorio, Erbaggi, Ferrara, Leoncini, Palmieri, Stampete e Trombetti. Nessuno sembra aver sollevato obiezioni riguardo all’assenza dei rappresentanti locali nella discussione.

Il precedente e recente caso dell’ecomostro di Colli D’Oro

Nella stessa area è iniziata recentemente la costruzione del nuovo maxi centro sportivo di Colli D’Oro. Questo progetto ha suscitato polemiche politiche significative; infatti alcuni residenti hanno contestato l’iniziativa tramite interrogazioni che sono arrivate fino all’Unione Europea per mano del M5S. Nonostante le opposizioni espresse dai cittadini locali, i lavori sono stati avviati rapidamente .

Un futuro incerto per Labaro e per Roma nord

A distanza di vent’anni dall’avvio del PRU Labaro, il futuro delle aree interessate continua a rimanere incerto . L’assenza delle necessarie infrastrutture unite a un costante aumento demografico rischiano di compromettere ulteriormente le condizioni abitative della zona.

Senza un coinvolgimento attivo delle comunità nei processi decisionali, si corre il rischio che le reali necessità territoriali vengano ignorate , mentre l’edilizia prosegue senza una visione chiara verso uno sviluppo sostenibile.

I cittadini di Roma nord chiedono coinvolgimento, ma restano esclusi

I residenti chiedono agli amministratori: “Cosa resta attuale degli interventi previsti nel PRU del 2005?” Secondo loro è necessario rivedere ed aggiornare il piano attraverso un processo che coinvolga attivamente i cittadini in laboratori di co-programmazione urbanistica.
Alcuni punti fondamentali emersi dalle richieste includono:

  • Miglioramento delle infrastrutture esistenti;
  • Adozione di pratiche condivise tra abitanti e istituzioni;
  • Pianificazione sostenibile per affrontare le criticità future.

L’importanza del coinvolgimento diretto dei residenti emerge come cruciale per tracciare un futuro migliore per il quartiere.

Scritto da Giancarlo Loti