La Parolaccia chiede più tavoli su strada: causa contro il Comune di Roma

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Il ristorante ‘La Parolaccia’ di Roma intraprende un’azione legale contro il Comune per ottenere maggior spazio all’aperto. La storica trattoria situata nel quartiere Trastevere ha avviato una controversia legale con l’amministrazione comunale riguardo alla concessione di suolo pubblico in Vicolo del Cinque. Questa trattoria è famosa a livello internazionale per la sua atmosfera vivace e l’intrattenimento offerto dai camerieri, che coinvolgono i clienti con stornelli e battute.

Richiesta di maggiore spazio da parte de La Parolaccia al Campidoglio

La rinomata osteria ha contestato il diniego ricevuto dal Comune di Roma riguardo alla richiesta di mantenere un’area esterna aggiuntiva rispetto a quella già esistente per i tavoli destinati ai clienti. Tale area era stata introdotta temporaneamente durante l’emergenza sanitaria causata dalla pandemia di COVID-19. Il ricorso presentato è stato respinto dai giudici del TAR del Lazio, che hanno confermato la validità della decisione dell’amministrazione comunale, motivandola con questioni legate alla sicurezza stradale.

Questioni relative all’attraversamento in Vicolo del Cinque

L’osteria ha cercato di dimostrare che Vicolo del Cinque fosse un’isola pedonale, sostenendo quindi che non vi fosse una carreggiata vera e propria. Il TAR ha evidenziato come la strada sia accessibile a veicoli per emergenze e operazioni di carico e scarico merci, risultando pertanto conforme alle limitazioni stabilite dal regolamento comunale.

Motivazioni dello stop a La Parolaccia da parte del TAR Lazio

Il Tribunale Amministrativo ha ribadito la correttezza dell’operato del Comune di Roma, sottolineando come le normative vigenti vietino esplicitamente la concessione di suolo pubblico qualora comporti l’attraversamento della carreggiata da parte dei clienti e del personale. La sicurezza stradale rappresenta infatti un principio fondamentale nella regolamentazione delle concessioni di occupazione suolo pubblico (OSP).

Assenza di diritto automatico secondo i giudici romani

I giudici hanno inoltre affrontato il tema dell’affidamento legittimo sollevato dal ristorante, secondo cui l’occupazione dell’area era stata tollerata senza interventi da parte delle autorità per lungo tempo creando aspettative stabili tra gli operatori economici.

Il TAR ha chiarito che le disposizioni emergenziali legate al COVID-19 non garantiscono automaticamente la trasformazione delle concessioni temporanee in diritti permanenti e che ogni occupazione di suolo pubblico necessita sempre di un titolo concessorio valido.

Vista della trattoria La Parolaccia a Trastevere su Vicolo del Cinque

Scritto da Giancarlo Loti