Indignazione per l’Oltraggio alla Foiba di Basovizza e le Scritte d’Odio a Roma: Una Condanna Necessaria

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Recentemente, la Foiba di Basovizza, importante simbolo della memoria storica italiana, è stata teatro di un grave episodio di vandalismo. Scritte offensive in lingua slava sono apparse sul monumento, generando reazioni di indignazione, specialmente a pochi giorni dalla ricorrenza del Giorno del Ricordo, dedicato alle vittime delle foibe e all’ esodo giuliano-dalmata.

reazioni istituzionali e politiche

Il vandalismo ha provocato una rapida condanna da parte di diverse figure del mondo politico e istituzionale. Il senatore Marco Scurria, vicecapogruppo di Fratelli d’Italia, ha dichiarato: “Il vile atto di vandalismo che ha colpito la Foiba di Basovizza è inaccettabile. Si tratta di un’offesa alla memoria storica e ai valori di pace e convivenza che devono guidarci.”

altri episodi preoccupanti

Oltre al caso di Basovizza, emergono nuovi episodi di scritte d’odio a Roma, in particolare in piazza Ragusa, Municipio VII. Frasi che incitano alla violenza sono state trovate su vari muri e spazi pubblici, contribuendo a un clima di tensione che richiama periodi oscuri della storia italiana.

“Insieme alla consigliera municipale Cristina De Simone e al consigliere Umberto Matronola, stiamo già lavorando per rimuovere queste scritte inaccettabili”, ha aggiunto Scurria. “È fondamentale contrastare ogni forma di odio e salvaguardare la memoria storica.”

il contesto commemorativo

Questi atti vandalici si verificano in un periodo particolarmente delicato, in cui l’Italia si prepara a commemorare le vittime delle foibe. Il Giorno del Ricordo, stabilito con la legge 92 del 2004, rappresenta un importante momento di riflessione sulle tragiche esperienze vissute dagli italiani dell’Istria, della Dalmazia e della Venezia Giulia nel secondo dopoguerra.

Svariati rappresentanti politici e associazioni hanno espresso il loro sdegno per quanto accaduto, richiedendo un rafforzamento delle misure di tutela per i luoghi della memoria. “Non vogliamo mai più rivivere gli anni di piombo e non possiamo permettere che simili fenomeni di odio si ripetano”, ha concluso Scurria.

indagini in corso

Le autorità competenti stanno attualmente indagando per identificare i responsabili di questi atti vandalici, mentre squadre di volontari e lavoratori comunali sono attuate per ripulire le scritte offensive. Si auspica che episodi simili non si verifichino nuovamente e che la memoria storica venga preservata con rispetto e consapevolezza.