Giubileo degli accampamenti a roma: il degrado che colpisce i cittadini

Nel 2025, in concomitanza con il Giubileo, Roma si trova a fronteggiare una realtà che contrasta con l’immagine di “città più bella del mondo”. Oltre ai numerosi turisti e pellegrini, la Capitale accoglie un numero crescente di senzatetto, con circa 350 accampamenti disseminati nel suo territorio. La situazione è drammatica: i residenti devono fare attenzione non solo agli escrementi canini, ma anche a quelli umani, e spesso si trovano con finestrini o parabrezza rotti, danneggiati dai vandalismi dei cosiddetti “soliti noti” che colpiscono le auto parcheggiate.
Accampamenti e degrado: il paradosso dell’accoglienza
Nelle zone centrali, come l’Esquilino, lungo via Statilia, gli accampamenti diventano rifugi precari, circondati da sacchi a pelo e rifiuti, creando un ambiente di degrado urbano. I politici appaiono solo durante le campagne elettorali, ignorando la drammaticità della situazione. In piazza Dante, i giardini riaperti nel 2017 sono ora invasi da rifiuti e oggetti abbandonati. Anche nei vicini giardini di piazza Vittorio, chi vive per strada rappresenta non solo un problema estetico ma anche una minaccia per la sicurezza pubblica.
- Piazza Dante
- Piazza Vittorio
- Lungotevere Gassman
- Via Statilia
- Esquilino
- Mercatino dell’illegalità in via Principe Amedeo
- Sotto i portici di piazza Vittorio
- Cittadini attivi come Marco Palma (Vice Presidente del Consiglio Municipio Roma XI)
- Cittadini testimoni delle condizioni degradanti come Marco Mastro (Dillo a Noi Roma)
Degrado e microcriminalità: una Roma che si auto-distrugge
I problemi non riguardano solo gli insediamenti abusivi. Zone come Via Bixio , chiusa da anni, diventano luoghi di violenza notturna. Favelas sorgono vicino alla Stazione Termini e a San Lorenzo . Il quartiere di Primavalle s registra ben 26 insediamenti abusivi, mentre nel III Municipio aumentano fino a 32. Le aree verdi dedicate ai bambini sono sempre più spesso teatro di degrado.
Degrado ovunque
Anche il Parco Roberto Almagià a Torpignattara versa in condizioni disastrose. Residenti lamentano uno stato indegno per i bambini costretti a vivere in tale squallore. Le richieste al sindaco aumentano mentre alcuni cittadini propongono iniziative autonome per ripristinare dignità negli spazi pubblici.
- Parchi giochi maltenuti come Villa Borghese e Parco Roberto Almagià.
- Cittadini attivi come Joseph e Loredana che chiedono cambiamenti immediati.
- Esempi visibili del degrado urbano in molte aree della città.
Doppia faccia dell’accoglienza: aiuto o abbandono?
Mentre ci si concentra sul degrado, emerge la necessità di sostenere coloro che realmente necessitano aiuto. Il Comune ha avviato unPiano straordinario d’investimenti per allestire tendostrutture destinate ai bisognosi durante l’anno giubilare, ma molti temono che queste soluzioni siano temporanee e inefficaci nel lungo termine.
Aumento dei numeri e sicurezza compromessa:
I dati mostrano un incremento degli accampamenti: da 300 nel marzo 2024 a oltre 340 ad agosto dello stesso anno. La polizia locale ha registrato 125 insediamenti nella sola area centrale, evidenziando così un aumento della microcriminalità con furti frequenti e attacchi violenti che contribuiscono all’insicurezza quotidiana dei cittadini romani.
L’ultima novità: 100 euro per ogni posto letto a via Pier delle Vigne
A questa situazione complessa si aggiunge la protesta dei residenti di via Pier delle Vigne contro l’investimento pubblico destinato alla creazione di postazioni per senzatetto invece della riconversione della struttura in asilo richiesta dalla comunità locale. Critiche riguardanti sia i costi elevati sia la mancanza di trasparenza caratterizzano questo intervento comunale.
- Cittadini contrari all’intervento del Comune guidati da Daniele Giannini (ex Presidente Municipio Aurelio-Boccea).
- Costi esorbitanti stimati in oltre 800 mila euro per otto posti letto.
- Mancanza di partecipazione comunitaria nelle decisioni politiche locali.