Fiumicino: protezione della spiaggia scatena proteste tra i cittadini

I residenti di Fiumicino manifestano la propria contrarietà alla trasformazione della spiaggia in un’area potenzialmente dedicata all’accoglienza di navi da crociera, temendo che si tratti di un progetto esclusivamente commerciale. Il 23 marzo è prevista una manifestazione in bicicletta per esprimere il dissenso nei confronti del “muro” eretto improvvisamente, che limita l’accesso al mare e alla spiaggia.
la biciclettata di protesta
La partenza della manifestazione, organizzata dal collettivo “Il Bilancione – Collettino No Porto”, avverrà dal palazzo comunale, simbolo della collaborazione con Royal Caribbean. Gli organizzatori hanno dichiarato: “Un momento di contestazione per non lasciare che l’assurdo diventi normalità”. L’arrivo è previsto in un teatro dove si svolgeranno eventi legati alla questione.
- Collettivo “Il Bilancione – Collettino No Porto”
- Residenti di Fiumicino
- Cittadini attivi nella protesta
il “muro del silenzio”
I cittadini percepiscono l’opera come un tentativo invasivo di recintare l’accesso al mare. La costruzione di questo muro è vista come una minaccia ai diritti comunitari. Secondo le accuse del Collettivo No Porto, i lavori comportano l’uso di New Jersey in cemento armato, destinati a rendere impraticabile l’area.
cittadini in protesta
La mobilitazione non rappresenta solo una reazione emotiva ma anche un appello a preservare l’identità e la natura locale. I residenti criticano la mancanza di trasparenza nel coinvolgimento della cittadinanza riguardo ai progetti con Royal Caribbean. Rimangono domande cruciali: chi ha autorizzato la recinzione? È questa una strategia per sopprimere le voci critiche?
- Cittadini indignati
- Membri del Comitato Porti del Tavolo
- Sostenitori dell’identità locale
il progetto e i retroscena
Sotto la superficie dei lavori si cela un piano ambizioso per creare un porto crocieristico, finalizzato ad attrarre turisti e pellegrini, specialmente in vista del prossimo Giubileo. I lavori sono già iniziati senza il parere del Ministero della Cultura, mentre testimonianze locali denunciano intimidazioni durante le operazioni.
la lotta per il diritto al mare
L’interesse collettivo sta crescendo; il 1° marzo era programmata un’assemblea pubblica rinviata al 15 marzo a causa delle condizioni meteorologiche avverse. La manifestazione del 23 marzo rappresenterà quindi non solo una protesta ma anche un atto simbolico di resistenza.
la “controparte”
I sostenitori dei lavori affermano che il muro serve semplicemente a delimitare l’area destinata alla costruzione del porto crocieristico, giustificando la loro azione come legittima poiché approvata dalle autorità competenti. Molti evidenziano che il progetto è ancora soggetto a procedura VIA e che manca il cartello indicante l’inizio dei lavori.
- Sostenitori dei lavori pubblici
- Aziende coinvolte nel progetto
- Autorità locali responsabili