False paternità a Roma: tre arresti per permessi di soggiorno illegali

Il fenomeno delle false paternità ha recentemente attirato l’attenzione delle autorità, in particolare per quanto riguarda le attestazioni fraudolente elaborate da cittadini italiani. Queste pratiche erano destinate a facilitare il rilascio di permessi di soggiorno per donne e neonati in situazioni di vulnerabilità. Un’indagine approfondita condotta dagli investigatori del Commissariato Viminale, sotto la direzione della Procura della Repubblica presso il Tribunale Ordinario di Roma, ha portato alla luce questo sistema illecito, che è stato prontamente smantellato. Al termine delle operazioni, sono state arrestate tre persone e altre quattro hanno subito perquisizioni domiciliari e personali.
false paternità per ottenere permessi di soggiorno
L’inchiesta si è concentrata su falsificazioni documentali, realizzate da cittadini italiani per attestare legami fittizi di paternità. Questi atti erano finalizzati a sostenere minori nati da madri in condizioni precarie. Alla guida dell’operazione vi era un uomo di origine sinti, attivo nel campo nomadi dell’Arco di Travertino, il quale reclutava cittadini italiani promettendo loro vantaggi anche modesti come sigarette e pasti gratuiti in cambio della loro collaborazione.
- Minori nati da donne in difficoltà
- Cittadini italiani coinvolti nel riconoscimento fittizio
- Promesse di utilità come sigarette e pasti gratis
il meccanismo dei ricatti e delle ritorsioni
I padri naturali dei minori partecipavano attivamente al sistema pagando l’intermediario per garantire i “favori” dei padri italiani. Coloro che decidevano di ritirarsi venivano intimiditi; un caso esemplare è quello di un padre che aveva collaborato con la polizia ma che ha subito minacce dal padre naturale del bambino. Le intimidazioni non colpivano solo gli individui direttamente coinvolti ma si estendevano anche ai familiari, creando un clima di paura costante.
- Padrini putativi coinvolti nel sistema
- Minacce contro chi voleva ritirarsi dall’accordo
- Intimidazioni rivolte anche ai familiari degli interessati
L’obiettivo finale rimaneva invariato: conferire una legittimità ai minori nati da madri extracomunitarie per facilitare l’ottenimento dei permessi di soggiorno anche per queste ultime. In una situazione specifica, era già stato programmato il battesimo del minore con il “padre” putativo, successivamente annullato a causa delle indagini avviate dalle autorità competenti.
- Piani per battesimi falsi già organizzati
- Azione coordinata tra autorità giudiziarie e forze dell’ordine
- Smascheramento del sistema illegale operante nella capitale italiana
Grazie all’intervento tempestivo delle forze dell’ordine, questa rete criminale è stata disarticolata e le attività illecite sono giunte al termine.