Discarica abusiva a ciampino: rischio per i voli e l’ambiente

La scoperta di una vastissima discarica abusiva nei pressi dell’aeroporto di Ciampino ha portato al sequestro immediato dell’area. Un’indagine svolta dalla Procura della Repubblica di Roma ha rivelato la presenza di sette ettari di terreno occupati da rifiuti pericolosi, tra cui veicoli abbandonati, pneumatici, macerie edili e fusti di oli minerali. Questa situazione solleva preoccupazioni significative riguardo a un possibile serio rischio ambientale e alle interferenze con il traffico aereo.

sequestrata l’area dell’ex hotel “alta quota”

L’operazione è stata condotta dalla Guardia di Finanza di Roma, in collaborazione con la Polizia di Stato dell’ufficio locale dello scalo aereo. Gli agenti hanno posto sotto sequestro l’area che ospitava in passato l’ex hotel e parcheggio “Alta Quota”, ora trasformata in un vasto deposito di rifiuti a cielo aperto.

Il provvedimento di sequestro preventivo d’urgenza, già approvato dalla magistratura, è stato motivato dalla presenza di materiali altamente inquinanti, il cui deterioramento potrebbe contaminare il terreno e avere gravi conseguenze per la salute pubblica.

rischi per l’ambiente e la sicurezza dei voli

Oltre ai danni ambientali, la posizione della discarica rappresentava un serio pericolo per il traffico aereo. Situata nella parte nord della pista di atterraggio e decollo, la presenza di rifiuti e materiali ingombranti avrebbe potuto compromettere la sicurezza delle operazioni aeroportuali.

Nell’area sequestrata era presente anche una colonia felina regolarmente censita dal Comune di Roma. Durante le operazioni di sgombero e sequestro, è stata garantita la protezione degli animali, assicurando loro una sistemazione sicura.

area pubblica lasciata all’abbandono

Il terreno, passato nel 2023 al patrimonio di Roma Capitale, avrebbe dovuto essere gestito per fini pubblici ma è finito nell’incuria più totale, trasformandosi in una vera e propria bomba ecologica. Con il sequestro già convalidato dall’Autorità Giudiziaria, si apre ora la strada per una possibile bonifica dell’area e un’indagine approfondita finalizzata ad accertare eventuali responsabilità.

Scritto da Giancarlo Loti