Confiscati beni ai Casamonica a Roma per 3 milioni di euro

Recenti sviluppi hanno colpito significativamente il Clan Casamonica, costringendo i suoi membri a rinunciare a parte del loro stile di vita opulento. Nella mattinata odierna, il personale della Divisione Anticrimine della Questura di Roma, in base a un provvedimento di confisca emesso dal Tribunale di Roma – Sezione Misure di Prevenzione, ha proceduto al sequestro di beni mobili e immobili. Gli oggetti confiscati includono argenteria, gioielli, un autoveicolo e una significativa somma di denaro, per un valore totale superiore ai 3 milioni di euro. I principali coinvolti sono stati identificati in Giuseppe Casamonica(classe 1950) e suo figlio Guerrino Pelè(classe 1970).
il lungo percorso giudiziario verso la confisca
L’operazione rappresenta il risultato finale di una complessa indagine condotta dalla sinergia tra la Procura capitolina e la Questura di Roma. L’intento era quello di colpire i patrimoni accumulati illegalmente, restituendoli alla collettività. Già il 16 giugno 2020 era stato disposto il sequestro dei beni appartenenti a venti membri del clan, legati sia a Giuseppe Casamonica siano che a Ferruccio Casamonica strong >, accusati di usura, esercizio abusivo del credito ed estorsioni.
Dopo numerose udienze, l’8 novembre 2021 è stato emesso un decreto di confisca dal tribunale, successivamente confermato dalla Corte d’Appello di Roma – Sezione IV Penale strong > l’8 marzo 2024. Quest’ultima ha imposto anche misure personali come la sorveglianza speciale con obbligo di soggiorno per tre anni. Infine, il 28 gennaio 2025, la Quinta Sezione Penale della Corte Suprema di Cassazione strong > ha dichiarato inammissibili i ricorsi presentati da Giuseppe strong >e Guerrino Casamonica strong >, imponendo loro anche le spese processuali e una sanzione pecuniaria pari a 3.000 euro.
il patrimonio confiscato: un tesoro per la collettività
I beni sequestrati saranno destinati ad entrare nel patrimonio dello Stato e comprendono quattro unità immobiliari pregiate. Tra queste si evidenzia la villa situata in Via Roccabernarda 8 strong >nel VI Municipio di Roma, attualmente gestita dall’Azienda Pubblica Servizi alla persona “Asilo Savoia” strong>; l’immobile ubicato in Via Flavia Demetria 90 strong>, storica residenza del clan ora affidata alla Fondazione Pangea Onlus strong>; e una villa localizzata a Monterosi (VT) strong>, destinata per finalità sociali all’Amministrazione Comunale. La confisca include anche tutto il mobilio presente negli immobili, che comprende argenteria , elettrodomestici e altri beni preziosi , oltre a un auto d’elevato valore economico e disponibilità finanziarie presso istituti bancari.