Aumento dei pendolari della sanità nel Lazio e aggressioni a medici e infermieri

Regione Lazio: un panorama sanitario sempre più fragile, caratterizzato dalla crescente mobilità sanitaria verso il Nord e da un incremento allarmante delle aggressioni ai danni del personale medico e infermieristico. Questi elementi sono emersi dal report della Cgil Roma e Lazio, che mette in luce le difficoltà di un settore già compromesso da carenze di personale e condizioni lavorative critiche.
la mobilità sanitaria nella regione lazio: emorragia da 193 milioni
I dati più recenti indicano che nel 2022, il saldo negativo della mobilità sanitaria ha raggiunto i 193,4 milioni di euro, con un aumento di 53,7 milioni rispetto al 2021. Questo fenomeno colloca il Lazio tra le regioni con il debito sanitario più elevato, stimato intorno ai 600 milioni di euro. Un numero crescente di pazienti opta per cure fuori regione, soprattutto verso il Nord, aggravando ulteriormente la situazione economica del sistema sanitario regionale.
aggressioni in aumento nella regione lazio: oltre 1.600 episodi nel 2024
A fianco della fuga dei pazienti, emerge un altro dato preoccupante: l’aumento delle aggressioni nei confronti del personale sanitario. Nel 2024, si sono registrati almeno 1.600 episodi, con una predominanza di vittime donne (1.200 episodi contro 600 uomini). Le situazioni più critiche si sono verificate nei Servizi Psichiatrici di Diagnosi e Cura (18%), nei pronto soccorso (17%) e nei reparti medici (10%). Il personale opera spesso in condizioni stressanti, con risorse limitate e senza adeguate misure protettive.
carenza di personale e salari bassi: sanità in crisi
La crisi della sanità regionale non si limita alla fuga dei pazienti o alle aggressioni; una delle problematiche principali è la significativa carenza di personale. La Cgil evidenzia l’urgenza di nuove assunzioni e il miglioramento delle condizioni lavorative per contrastare le “grandi dimissioni” nel settore sanitario. Non solo un problema numerico, ma anche economico: gli stipendi degli operatori sanitari nel Lazio risultano tra i più bassi d’Europa, rendendo difficile trattenere i professionisti esistenti e attrarre nuovi talenti.
le misure della regione lazio: il piano di rocca
Il presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca, ha messo la Sanità al centro della sua agenda politica assumendo personalmente la delega al settore. Tra le iniziative annunciate figura un piano per l’assunzione di 14mila nuovi operatori, con già 4.581 assunzioni effettuate. L’obiettivo è ridurre le liste d’attesa e stabilizzare il numero degli operatori. Secondo quanto riportato dalla Cgil, gli effetti positivi non sono ancora visibili, sollevando interrogativi sulla capacità della Regione di invertire questa tendenza negativa.
L’attuale scenario dellasistema sanitario laziale strong > presenta sfide significative: tra carenze strutturali, personale sotto pressione e una crescente sfiducia da parte dei cittadini, l’avvenire appare incerto. Saranno necessari interventi concreti per evitare un ulteriore deterioramento della situazione.
- Cgil Roma e Lazio – Rapporto sulla sanità regionale
- Francesco Rocca – Presidente Regione Lazio
- Pazienti – Fuga verso altre regioni
- Aggressioni – Oltre 1.600 casi nel 2024
- Piano assunzioni – 14mila nuovi ingressi previsti
- Carenza personale – Stipendi tra i più bassi in Europa