Risonanza magnetica asl roma 5: problemi nel servizio nonostante l’eccellenza sanitaria

Negli ultimi tempi, si è assistito a un significativo rallentamento delle prestazioni dell’apparato di risonanza magnetica presso l’ospedale di Colleferro. Questa situazione deriva dalla mancanza di personale qualificato, che impedisce il corretto funzionamento della tecnologia avanzata recentemente introdotta. Le aspettative iniziali, legate all’implementazione di strumenti all’avanguardia, si sono trasformate in una realtà deludente, dove i costi sostenuti dalla Regione non si traducono in servizi utili per la comunità. Un fenomeno simile è stato osservato anche presso altre strutture sanitarie, come l’ospedale Grassi di Ostia, evidenziando un modello gestionale più focalizzato sulla propaganda piuttosto che sul benessere dei cittadini.

tanti numeri, ma i servizi?

L’ospedale di Colleferro non rappresenta un caso isolato; infatti, la risonanza magnetica evidenzia solo alcuni dei problemi presenti. Nel reparto del Parodi Delfino, ad esempio, storici come l’urologia hanno ridotto le loro prestazioni e gli esami diagnostici essenziali per la prevenzione oncologica sono stati sospesi a causa di “problemi tecnici”. Nonostante ciò, la Giunta Rocca continua a diffondere dati che sembrano indicare un’eccellenza fittizia, mentre i pazienti devono affrontare liste d’attesa sempre più lunghe e spesso si vedono costretti a cercare cure altrove o nel settore privato.

emanuele droghei: “basta propaganda”

L’intervento della consigliera regionaleEmanuela Droghei, appartenente al PD, ha sollevato preoccupazioni significative: “Il Presidente Rocca inaugura con grande enfasi ma poi trascura i servizi ai cittadini”. La risonanza magnetica inaugurata recentemente è ancora inutilizzabile per assenza di personale formato. Inoltre, Droghei sottolinea come il sistema sanitario si stia trasformando in una mera facciata pubblicitaria anziché garantire assistenza reale alla popolazione.

“Reparti storici come l’Urologia azzerano prestazioni fondamentali,” prosegue Droghei. “I cittadini sono obbligati a spostarsi in altre strutture o a rivolgersi al privato con costi insostenibili. Le liste d’attesa aumentano e la soluzione proposta dalla giunta è quella di inviare i pazienti in tutta la Regione per esami.” Secondo Droghei, è fondamentale che la Regione e la ASL RM5 attivino immediatamente la risonanza magnetica e ripristinino i servizi sospesi.

quali prospettive?

Nell’attuale contesto sanitario pubblico dovrebbe essere un pilastro fondamentale per ogni cittadino; Ci si trova spesso davanti a una gestione che privilegia l’immagine rispetto alla sostanza. Si preferiscono le campagne pubblicitarie ai reali interventi necessari per migliorare le condizioni delle strutture sanitarie.

L’assenza di personale specializzato e il continuo rinvio dei servizi diagnostici vitali dimostrano una gestione inefficace e una priorità data ai numeri invece che alle necessità reali dei pazienti. È essenziale trattare i cittadini con trasparenza e responsabilità piuttosto che attraverso promesse vuote. La sanità deve essere considerata un diritto universale da garantire attraverso investimenti mirati e una gestione orientata al benessere collettivo.

  • Emanuela Droghei (PD)
  • Pazienti dell’ospedale Parodi Delfino
  • Pazienti dell’ospedale Grassi di Ostia
  • Cittadini della Regione Lazio
  • Membri della Giunta Rocca
  • Pazienti del settore privato
Scritto da Giancarlo Loti