Tar boccia le restrizioni per i tavoli esterni dei ristoranti vicino al Vaticano

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Recentemente, il sindaco Gualtieri ha ricevuto un significativo contraccolpo da parte del Tar del Lazio, in merito alla questione dei tavoli esterni per i ristoranti situati nelle vicinanze del Vaticano. Questo intervento giuridico si colloca nel contesto delle preparazioni per il prossimo Giubileo, mentre l’amministrazione comunale è impegnata a definire un nuovo regolamento che potrebbe limitare ulteriormente le attività di ristorazione. La sentenza, emessa il 4 marzo, evidenzia la necessità di riconsiderare le norme attuali riguardanti l’occupazione di suolo pubblico.

Contrasto tra Gualtieri e Tar: “No a scuse sulla viabilità”

Il provvedimento giuridico è giunto in un momento cruciale, con le celebrazioni del Giubileo alle porte. Questa controversia riguarda specificamente un ristorante ubicato in via di Porta Castello, una zona centrale di Roma. Il Comune aveva negato l’autorizzazione all’occupazione di suolo pubblico, citando motivi legati alla sicurezza stradale e alla classificazione della strada come “viabilità principale”. La società titolare dell’attività ha contestato tale decisione, sostenendo che la via non dovrebbe essere considerata una strada ad alta percorrenza.

La questione della classificazione delle strade

L’origine della controversia risiede nel ricorso presentato dalla società V. sas, che gestisce il ristorante. Il Comune ha basato il suo diniego sul Piano Generale del Traffico Urbano (PGTU), ma la società ha argomentato che via di Porta Castello funge più da strada di quartiere piuttosto che da arteria principale. Inoltre, è stato sottolineato come l’installazione dei tavoli all’aperto non abbia mai comportato problemi significativi per la sicurezza o il traffico.

Decisione recente dei giudici amministrativi

I giudici del Tar hanno accolto il ricorso, annullando il divieto imposto dal Comune e criticando l’interpretazione restrittiva delle normative vigenti sui percorsi stradali principali. È stata evidenziata l’importanza di considerare le peculiarità delle singole vie e le reali esigenze di sicurezza. In particolare, è stata messa in discussione la classificazione della strada come via principale.

Implicazioni per Gualtieri e il nuovo regolamento

Questa sentenza rappresenta una sfida significativa per l’amministrazione Gualtieri, che aveva giustificato la sua posizione sulla base della necessità di garantire sicurezza e fluidità del traffico durante le celebrazioni religiose imminenti. La decisione del Tar mina tali argomentazioni e apre nuove possibilità per i ristoratori locali riguardo alle autorizzazioni per i tavoli all’aperto.

Un avvertimento per l’aula Giulio Cesare

L’esito della sentenza ha suscitato reazioni contrastanti tra i vari attori coinvolti: i ristoratori hanno accolto favorevolmente la decisione, mentre l’amministrazione comunale esprime preoccupazioni sulle possibili ripercussioni politiche. La situazione rimane delicata e potrebbe influenzare le discussioni relative al nuovo regolamento previsto in aula.

Strategie politiche prima delle elezioni 2027?

A questo punto, si pone una domanda cruciale: sarà vantaggioso per Gualtieri affrontare uno scontro diretto con i ristoratori prima delle prossime elezioni? Le modifiche al regolamento potrebbero generare numerosi ricorsi al Tar proprio durante la campagna elettorale prevista per la primavera 2027.

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