Gualtieri in crisi: il Tribunale punisce la stretta sui tavoli esterni di Roma

Il Campidoglio sotto pressione a causa della recente sentenza del Tribunale Amministrativo Regionale del Lazio, che ha messo in discussione la rigorosa normativa adottata per l’occupazione di suolo pubblico da parte di bar e ristoranti. Questa decisione potrebbe influenzare il futuro regolamento sui tavolini esterni, previsto per essere votato nell’aula Giulio Cesare il 7 marzo, dopo vari rinvii.
Decisione del Tar contro il Comune
Il Tribunale non si è limitato ad annullare le restrizioni imposte dal Campidoglio, ma ha anche ordinato al Comune di Roma un risarcimento di 3500 euro alla società M. S.r.l., gestore di un locale nel quartiere Prati. Questo importo rappresenta una cifra considerevole, considerando che le condanne del tar raramente superano i mille euro. Il documento giudiziario specifica: “Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio accoglie il ricorso e annulla il provvedimento impugnato.”
Autorizzazione temporanea durante l’emergenza Covid-19
L’origine della questione risiede in un’autorizzazione temporanea concessa nel 2023, volta a supportare le attività colpite dalle restrizioni sanitarie, consentendo l’installazione di tavoli, sedia, e ombrelloni.
Stretta del Campidoglio sulle concessioni temporanee
Dopo la fase emergenziale, l’amministrazione Gualtieri ha iniziato a revocare queste concessioni, basandosi su normative più severe. In questo caso specifico, la richiesta di trasformare la concessione temporanea in una permanente è stata respinta per due pareri negativi: uno dalla Sovrintendenza Capitolina e uno dalla Polizia Locale.
Preoccupazioni della Sovrintendenza e della Polizia Locale
Sia la Sovrintendenza che la Polizia Locale hanno manifestato preoccupazioni riguardo all’impatto visivo delle installazioni permanenti sul contesto urbano. La Sovrintendenza ha evidenziato come tale occupazione potesse compromettere spazi pubblici destinati alla fruizione collettiva.
Risposta del Tribunale sui tavoli esterni
Il Tribunale ha accolto il ricorso della M. S.r.l., sottolineando un difetto procedurale da parte del Comune. La revoca della concessione temporanea è avvenuta senza adeguate motivazioni e ignorando la normativa emergenziale vigente fino al 31 dicembre 2024.
Futuro della linea restrittiva di Gualtieri?
L’annullamento del provvedimento rappresenta una battuta d’arresto per le politiche restrittive adottate dal Campidoglio negli ultimi mesi. Questa sentenza potrebbe dare impulso a ulteriori ricorsi da parte degli esercenti danneggiati dalle recenti decisioni amministrative.
Battuta d’arresto per Gualtieri e il Campidoglio
Sebbene attualmente vi sia una battuta d’arresto nella gestione delle occupazioni di suolo pubblico, le prospettive politiche rimangono aperte. Il Comune potrebbe decidere di impugnare la sentenza o modificare il regolamento in fase di approvazione. Gli esercenti seguono con attenzione questa evoluzione giuridica, consapevoli dell’importanza dell’esito finale.
- M. S.r.l.
- Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali
- Polizia Locale
- Cittadini interessati alle politiche locali
- Esercenti penalizzati dalle revoche
- Ammnistratori locali
- Membri dell’amministrazione Gualtieri
- Cittadini romani
- Pubblico generico coinvolto nella vicenda
- Aspettative future sulla regolamentazione dei tavoli esterni