Regolamento Roma: slitta voto su tavoli selvaggi per bar e ristoranti

Roma continua a rimandare il voto dell’aula Giulio Cesare riguardante il regolamento atteso per disciplinare i tavoli ‘selvaggi‘ all’esterno di bar e ristoranti. Le nuove disposizioni, mirate a regolamentare la presenza dei tavolini all’aperto in tutta Roma, sia nel centro che nelle periferie, subiscono un ulteriore rinvio inatteso. L’Assemblea capitolina, incaricata di approvare le norme proposte, ha deciso di posticipare la votazione a una seduta prevista per venerdì 7 marzo, salvo ulteriori rinvii.

Slittamenti del voto sul nuovo regolamento per i tavoli esterni di bar e ristoranti

Il provvedimento in questione è stato elaborato nell’arco di oltre un anno e mira a ridefinire l’occupazione del suolo pubblico, cercando di bilanciare le necessità del settore della ristorazione con il decoro urbano. Questo regolamento è comunemente noto nei corridoi del Campidoglio come quello sui ‘tavoli selvaggi‘.

Suddivisione di Roma in tre macro aree

L’assetto della città sarà organizzato in tre macro aree con criteri distintivi: zona Unesco, città storica e suburbio. Nella zona Unesco, l’occupazione potrà coprire fino al 40% degli spazi pedonali, riducendo così l’impatto rispetto alle normative precedenti. Nelle altre due aree, le percentuali rimarranno più elevate: fino al 50% nella città storica e fino al 150% rispetto alla superficie interna per il suburbio.

  • Zona Unesco – occupazione max 40%
  • Città storica – occupazione max 50%
  • Suburbio – occupazione max 150%

I calcoli relativi agli spazi concessi saranno basati sulla superficie totale interna del locale, inclusi cucina e servizi igienici ma escludendo magazzini. Gli hotel con servizio ristorativo al piano terra avranno la possibilità di richiedere anche spazi esterni.

del Catalogo degli Arredi

Punto cruciale della riforma è rappresentato dal “Catalogo degli arredi”, una lista dettagliata approvata in collaborazione con la Sovrintendenza Capitolina riguardante sedie, tavoli e materiali da utilizzare. Gli esercenti dovranno scegliere tra le tipologie indicate per garantire una maggiore uniformità estetica e contribuire così al decoro delle strade cittadine.

Sebbene ci siano ancora numerosi emendamenti da discutere, il regolamento ha ricevuto un ampio consenso tra istituzioni e associazioni di categoria che vedono nella riforma un’opportunità per tutelare il patrimonio urbano senza compromettere la valorizzazione della cucina romana sempre più apprezzata dai turisti.

L’imminente voto dell’Assemblea capitolina si preannuncia decisivo per stabilire un nuovo equilibrio tra attività commerciali e vivibilità urbana, ponendo fine a una lunga fase caratterizzata da deregulation nelle strade della Capitale.