Roma: il futuro incerto dell’ex club vip Orange tra assegnazione all’Asi e ricorso al Tar

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La recente assegnazione della gestione dell’ex Orange Futbolclub da parte dell’Asi (Associazione sportive sociali italiane) ha sollevato interrogativi e polemiche all’interno del panorama sportivo e politico italiano. Grazie alla collaborazione con le società sportive Aloha Ssd e Sistema Nuoto Ssd, l’Asi si è assicurata la gestione di questa struttura di viale degli Olimpionici, frequentata anche da noti personaggi del mondo dello spettacolo.

La vittoria del bando

Il bando è stato conteso da cinque società, tra cui Tor Tre Teste, Due Ponti, Federazione italiana pesi, Asi, e H2O Piscine insieme a Integra Onlus. Le ultime due, unite in un’Associazione temporanea d’impresa (Ati), hanno ottenuto i punteggi più alti a livello tecnico e hanno presentato offerte economiche simili a quelle dell’Asi. La sorpresa è avvenuta quando, durante l’apertura delle buste, le prime classificate sono state escluse dalla competizione a causa di un’anomalia nel PEF (Piano economico finanziario).

Il ricorso al Tar

In seguito all’esclusione, è stato presentato un ricorso al Tar del Lazio da parte delle due società della Ati, che hanno richiesto anche l’accesso agli atti. Nonostante la situazione legale attuale, il Comune ha deciso di pubblicare una graduatoria finale che vede l’Asi come vincitore. Ciò potrebbe comportare una potenziale revisione della decisione da parte del tribunale, con possibili richieste di risarcimento danni nel caso siano già iniziati dei lavori.

Il legame tra sport e politica

L’assegnazione della gestione dell’ex Orange Futbolclub rimanda a reti approfondite tra il settore sportivo e quello politico. Il presidente dell’Asi, Claudio Barbaro, attivo dal 2005, è una figura chiave nel governo italiano per le politiche sportive. La sua lunga carriera nel mondo politico, dall’MSI alla Fratelli d’Italia, dimostra il forte legame dell’Asi con l’ambiente politico attuale.

Altri membri influenti dell’Asi includono:

  • Alessandro Cochi, ex dirigente e attuale componente della giunta.

Coordinando le politiche sportive a Roma, Cochi ha alienato supporto significativo per l’Asi e potrebbe ambire alla presidenza del Coni Lazio.

Contesto dell’Orange Futbolclub

La nuova gestione dell’impianto prevede una spesa annuale di 201mila euro, superando la base d’asta di 120mila euro. L’assessore allo sport Alessandro Onorato ha enfatizzato il recupero della legittimità ambientale dopo periodi di illegalità e morosità. Vi sono dubbi sulla vera efficacia di questa assegnazione, in considerazione dell’alto costo sostenuto per la costruzione dell’impianto e le problematiche pregresse.

Il punto di vista del precedente gestore

Il precedente gestore, Guido Tommasi, ha espresso soddisfazione per il possibile nuovo inizio dell’impianto ma ha evidenziato come la nuova amministrazione non abbia considerato proposte che avrebbero potuto recuperare investimenti pregressi. Gli interventi da loro suggeriti, non accolti dall’amministrazione, avrebbero potuto mitigare l’impatto della decisione di affidare a un nuovo gestore.

Le dichiarazioni di Tommasi si concludono con un’osservazione diplomatica sulla necessità di un cambiamento ma sollevano ulteriori interrogativi sulle procedure amministrative poste in essere.