Tomba dei 100 scalini a Roma e la misteriosa scomparsa dei tre ragazzi

Un antico sito archeologico, la Tomba dei 100 Scalini, si trova nel cuore del Parco degli Acquedotti, a Roma. Questo luogo affascinante è avvolto da storie di mistero e leggende, in grado di catturare l’attenzione di chiunque vi si avvicini. La sua scoperta ha rivelato un mondo sotterraneo ricco di storia e inquietudine, dove le voci disperate sembrano ancora riecheggiare.

Sepoltura romana nascosta nel Parco degli Acquedotti

Contrariamente a quanto suggerisce il nome, la Tomba dei 100 Scalini presenta effettivamente solo 76 gradini, che conducono a una camera funeraria risalente al II-III secolo d.C.. Scoperta nel 1876 dall’archeologo Lorenzo Fortunati, questa struttura era parte di un complesso funerario destinato all’accoglienza dei defunti in sarcofagi di marmo. L’ipogeo, noto anche come Ipogeo di Roma Vecchia, è stato realizzato scavando nel tufo e presenta numerosi arcosoli, nicchie utilizzate per le sepolture. Questo luogo suggestivo, immerso tra i resti degli antichi acquedotti, è diventato un centro per racconti oscuri e storie inquietanti.

Leggenda inquietante: i tre giovani scomparsi nella tomba

Sebbene la storia della Tomba dei 100 Scalini sia ben documentata, il suo fascino è accentuato dalle numerose leggende. Una delle più celebri narra di tre giovani attratti dalla ricerca di un presunto tesoro nascosto. Durante una notte audace, decisero di esplorare l’ipogeo legandosi con una corda; purtroppo furono seguiti da malintenzionati che recisero il legame, abbandonandoli nelle profondità della tomba. I loro urli disperati si sarebbero uditi per giorni fino a svanire nel silenzio. Ancora oggi si dice che chi si avvicina all’ingresso possa sentire grida provenienti dall’oscurità.

C’è chi collega questa leggenda a un fatto realmente accaduto nel 1948, quando due bambini si smarrirono in gallerie sotterranee del Quadraro e furono ritrovati solo dopo due giorni.

Sigilli e rituali: perché la Tomba dei 100 Scalini è chiusa?

Diverse storie circondano la Tomba dei 100 Scalini; una delle più curiose racconta che negli anni ’70 o ’80 qualcuno abbia gettato dentro una Fiat 500 . Non è chiaro se fosse vandalismo o uno scherzo malriuscito, ma secondo la leggenda l’auto rimase lì per anni. L’ipogeo era già frequentato da persone poco raccomandabili ed è diventato oggetto di degrado e rituali esoterici.

Nell’’90s , dopo segnalazioni su incontri segreti e pratiche occulte, l’ingresso fu sigillato per motivi di sicurezza. Oggi l’ipogeo rappresenta un importante sito archeologico non accessibile al pubblico. La sua storia continua ad affascinare studiosi e appassionati alla ricerca delle tracce del passato romano, immerse in un’atmosfera carica di mistero strong >e paura strong >.

  • Lorenzo Fortunati – Archeologo scopritore della tomba (1876)
  • I tre giovani – Protagonisti della leggenda locale
  • Bambini smarriti – Evento reale del 1948 collegato alla leggenda
  • Persone poco raccomandabili – Frequentatori dell’epoca moderna dell’ipogeo
  • Presunti occultisti – Associati ai rituali esoterici negli anni ’90