Telefono fantasma provoca crisi nel centrodestra

A Roma si è diffusa la notizia di un noto esponente di un partito di centrodestra, identificato come Mister X, il quale sta compiendo un vero e proprio tour politico non per motivi religiosi, ma come forma di penitenza. Questo comportamento è scaturito dopo che il leader del partito, conosciuto come Big Boss, ha scoperto una singolare manovra messa in atto da Mister X: l’utilizzo di un numero di cellulare “clonato” per impersonare il suo superiore e monitorare le informazioni riguardanti la sua figura.

Un gioco pericoloso: la mascherata di Mister X

L’operazione, che ricorda i tratti di un thriller tecnologico mescolato a una commedia degli equivoci, si è protratta per diverse settimane. Infatti, Mister X aveva acquistato un numero telefonico facendolo passare per uno appartenente al capocorrente. Questa strategia sembrava geniale agli occhi dello stesso Mister X, poiché Big Boss non ha mai avuto particolare dimestichezza con la tecnologia e gestisce molte utenze senza prestare attenzione ai dettagli delle comunicazioni. Di conseguenza, Mister X inviava messaggi ad altri membri del partito spacciandosi per il leader, elargendo complimenti e rassicurazioni. Paradossalmente, tra i destinatari vi era spesso lo stesso Mister X, ricevendo apprezzamenti firmati “Big Boss”.

Il sospetto e le rivelazioni dei fedeli collaboratori

Alcuni fedelissimi hanno iniziato a sollevare dubbi nei confronti di Big Boss riportando frasi che lui sosteneva di non aver mai scritto. Inizialmente considerato un semplice errore, questo fatto ha portato Big Boss a rendersi conto che qualcosa non quadrava. Quando la situazione è giunta all’attenzione del leader del partito, Mister X ha intuito che era giunto il momento di cambiare strategia.

La fuga e le voci nei corridoi del Parlamento

Nel giro di poche ore il numero “clonato” è stato rapidamente dismesso, cancellando ogni traccia della sua esistenza. A Roma le notizie si diffondono più velocemente della tecnologia 5G; così la storia ha iniziato a circolare tra i vari gruppi politici. Nei corridoi del Parlamento c’è chi racconta l’accaduto divertendosi e chi si interroga su come Mister X avesse immaginato di sfuggire alle conseguenze delle sue azioni. Nel frattempo, egli cerca di mantenere un profilo basso; I palazzi della politica hanno memoria lunga. La morale? Quando si intraprende un gioco rischioso con i telefoni cellulari, è fondamentale accertarsi che dall’altra parte ci sia sempre il vero capo.

  • Mister X – esponente del partito
  • Big Boss – leader del partito
  • I fedelissimi – collaboratori vicini a Big Boss
  • I membri del Parlamento – testimoni dell’accaduto
  • I destinatari dei messaggi falsificati – colleghi politici ingannati da Mister X
Scritto da Giancarlo Loti