Termovalorizzatore acea, la procura blocca l’ampliamento da 220 milioni

Un imprevisto blocco ai lavori per l’ampliamento del termovalorizzatore Acea situato a San Vittore del Lazio, in provincia di Frosinone, ha avuto luogo recentemente. Acea, la municipalizzata responsabile della gestione dell’acqua e dei rifiuti, è di proprietà al 51% del comune di Roma. Nella mattinata odierna, gli agenti del commissariato di Cassino hanno interrotto il cantiere dedicato alla realizzazione della quarta linea di incenerimento, un progetto dal valore di 220 milioni di euro. Questa misura precauzionale è stata imposta dalla Soprintendenza ai Beni Archeologici, Belle Arti e Paesaggio, con l’obiettivo di tutelare eventuali reperti archeologici presenti nell’area.
Stop all’ampliamento del termovalorizzatore Acea
L’ubicazione del termovalorizzatore sorge lungo il percorso dell’, una storica arteria romana che collegava Roma al Sannio e alla Campania. Per questa ragione, la Soprintendenza aveva richiesto la presenza continua di un archeologo in cantiere per monitorare le attività e coordinarsi con le autorità competenti. Un’ispezione condotta dallapolizia giudiziaria
dall’assenza del professionista ha sollevato interrogativi circa il rispetto delle normative vigenti, portando così all’interruzione immediata delle operazioni.
Le indagini e il blocco dei lavori: “Calpestata l’antica via latina”
L’intervento dellaSoprintendenza strong >è scaturito da controlli effettuati nei mesi precedenti dagli investigatori dellasquadra di polizia giudiziaria strong >del commissariato di Cassino. L’assenza dell’archeologo ha generato dubbi sul rispetto delle prescrizioni stabilite, spingendo le autorità ad approfondire le verifiche sull’area interessata agli scavi. La polizia ha delimitato il cantiere e identificato i lavoratori presenti; nel contempo, gli esperti della
Il caso è stato inoltrato allaProcura di Cassino strong >che dovrà ora valutare eventuali responsabilità da parte della società riguardo alla violazione delle disposizioni relative alla tutela archeologica. La decisione di fermare i lavori mira a prevenire danni irreversibili al patrimonio culturale e garantire la conformità alle normative vigenti. p >
Il termovalorizzatore Acea a San Vittore del Lazio h2 >
Il termovalorizzatore Acea a San Vittore del Lazio rappresenta l’impianto principale nella Regione Lazio ed è cruciale nella gestione dei rifiuti urbani. L’impianto fa parte del piano regionale per lo smaltimento dei rifiuti ed è considerato d’interesse nazionale per la protezione della salute pubblica e dell’ambiente. Attualmente dispone di tre linee operative con una capacità autorizzata pari a 397.200 tonnellate annue e impiega 82 addetti. Nel 2023, l’impianto ha generato 249,7 GWh di energia elettrica, trattando 294.174 tonnellate di rifiuti. p >
La posizione di Acea h2 >
A seguito dell’ordinanza emessa,Acea Ambiente ha comunicato la propria disponibilità a collaborare con le autorità competenti. La società ha chiarito che la sospensione riguarda esclusivamente i lavori relativi alla quarta linea senza influenzare le tre linee già attive che continueranno a funzionare regolarmente. p >
Il futuro dello sviluppo dell’impianto dipenderà dai risultati delle verifiche archeologiche e dalle decisioni assunte dalla Procura competente.
- Acea Ambiente – municipalizzata responsabile dell’acqua e dei rifiuti; li >
- Soprintendenza ai Beni Archeologici – ente preposto alla tutela del patrimonio storico; li >
- Pianificazione Regionale – coinvolta nella gestione dei rifiuti; li >
- Cassino – sede degli agenti coinvolti nelle indagini; li >
- Pattuglie della Polizia Giudiziaria – impegnate nel controllo del cantiere; li >
- Addetti all’impianto – personale operativo presso il termovalorizzatore; li >
- Azienda Acea – soggetto coinvolto nello sviluppo infrastrutturale. li >