Trasparenza e tutela della salute: l’audizione dell’u.a.p in senato

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Oggi, la prima Commissione Affari Costituzionali del Senato ha condotto un’importante audizione con la presidente dell’U.A.P.Unione Nazionale Ambulatori, Poliambulatori Enti e Ospedalità Privata, riguardo all’esame del disegno di legge n. 1184, finalizzato alla semplificazione delle attività economiche. L’attenzione è stata rivolta in particolare all’articolo 25 del provvedimento, che propone l’erogazione di servizi sanitari all’interno delle farmacie.

Le criticità

Il presidente dell’U.A.P., Giorlandino, ha esposto in modo chiaro le criticità associate a questa norma. È stato evidenziato come le farmacie, operando solo con un’autorizzazione comunale per la vendita di prodotti, non siano dotate dell’autorizzazione regionale necessaria per esercitare attività sanitarie. Al contrario, le strutture sanitarie come ambulatori, poliambulatori e ospedali devono rispettare oltre 420 requisiti strutturali e tecnologici variabili a seconda delle regioni e delle singole ASL. Questi requisiti sono essenziali per garantire l’adeguatezza e l’appropriatezza delle prestazioni sanitarie, tutelando così la salute dei cittadini.

Nessuno vuole opporsi alle farmacie

“Nessuno vuole opporsi alle farmacie”, ha dichiarato Giorlandino, sottolineando l’importanza di garantire la sicurezza dei pazienti attraverso il rispetto delle normative vigenti, in particolare ilD.Lgs. n. 502/1992.

L’intervento della presidente ha messo in luce una preoccupante tendenza all’ampliamento delle competenze delle farmacie, che dal 2009 svolgono già attività oltre alla semplice vendita di farmaci e autodiagnosi. Questo fenomeno ha portato alla coesistenza di farmaci, prodotti cosmetici e atti medici come la somministrazione di vaccini senza una chiara assunzione di responsabilità civile o penale per i servizi forniti.

La telemedicina

Anche la telemedicina rappresenta un aspetto critico sollevato da Giorlandino, che ha richiesto standard adeguati e personale qualificato come medici e infermieri per valutare correttamente le condizioni dei pazienti. La presidente ha espresso dubbi sulla decisione del Governo, che consente la somministrazione dei vaccini nelle farmacie anziché nelle strutture sanitarie autorizzate o convenzionate. Inoltre, è stata evidenziata una mancanza di trasparenza riguardo ai fondi pubblici destinati agli screening effettuati nelle farmacie.

L’attività medica non può diventare un business delle lobby più potenti

L’affermazione finale di Giorlandino delinea chiaramente: “L’attività medica non deve trasformarsi in un business legato alle lobby più influenti”. Ha richiamato il divieto di commistione tra prescrizione e vendita di medicinali stabilito dall’art. 102 del R.D. 27/07/1934 n. 1265, normativa mai abrogata che vieta sovrapposizioni tra professione medica e commercio di medicinali. Infine, U.A.P.ha richiesto esplicitamente l’abrogazione dell’articolo25 del DDL 1184 strong >o l’introduzione di vincoli che impongano il rispetto degli obblighi previsti dalD.Lgs. n. 502/1992 strong >per chi intende erogare prestazioni sanitarie. p>

  • Giorlandino (presidente U.A.P.) li >
  • Governo li >
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    Solo così sarà possibile mantenere una sanità territoriale efficace garantita dalle oltre27.000 strutture sanitarie presenti sul territorio nazionale soggette a rigorosi controlli autorizzativi. p >

    L’audizione ha avviato un dibattito significativo su tematiche cruciali per il futuro del sistema sanitario italiano, bilanciando esigenze di semplificazione con le necessarie garanzie per la sicurezza dei cittadini.