Colossi termali a Roma: la battaglia per l’uso del termine ‘terme’ e il coinvolgimento di Fiumicino

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Recentemente, il Tar del Lazio ha emesso una sentenza significativa che influenzerà la pubblicità delle strutture termali in Italia. La frase “Salus per Aquam” e il termine “terme” non potranno essere utilizzati a fini commerciali dalle strutture che non utilizzano acque con finalità terapeutiche. Questa decisione rappresenta uno sviluppo importante in un contesto di controversie legali che coinvolgono i leader del settore.

La sentenza del Tar e le conseguenze

La sentenza n. 3410, datata 17 febbraio, è il risultato di una lunga battaglia legale tra Terme di Sirmione e QC Terme, con la prima che ha accusato la seconda di utilizzare impropriamente il termine “terme” per promuovere le proprie strutture. La questione ha sollevato interrogativi sulla protezione dei consumatori e sulla correttezza delle pratiche pubblicitarie in un settore dove il benessere è fondamentale.

Il conflitto tra Terme di Sirmione e QC Terme

Nel corso di questa disputa, Federterme Italia e l’Autorità Garante della Concorrenza e Mercato hanno preso parte al dibattito, sostenendo che l’utilizzo del termine “terme” senza la presenza di acqua riconosciuta per le sue proprietà terapeutiche induca in errore i consumatori. In particolare, la legge n. 323 del 2000 riserva l’uso di tale termine solo agli stabilimenti dotati di tali requisiti.

Le implicazioni per le strutture termali

L’assenza di finalità terapeutiche nelle offerte di QC Terme potrebbe condurre i consumatori a credere di ricevere trattamenti naturali quando in realtà si limitano a servizi di benessere e bellezza. Questo problema di trasparenza è cruciale per il settore, data l’importanza del marchio e della fiducia dei clienti.

Le reazioni della comunità del benessere

Diverse organizzazioni, tra cui Federterme, hanno manifestato il loro sostegno per la sentenza del Tar, interpretandola come un passo necessario per garantire la chiarezza e la tutela del consumatore nel mercato termale. Le strutture termali dovranno ora adeguare le loro strategie di marketing e comunicazione per evitare di incorrere in misure sanzionatorie.

  • Terme di Sirmione
  • QC Terme
  • Autorità Garante della Concorrenza e Mercato
  • Federterme Italia

Scritto da Giancarlo Loti