Confisca per 4 milioni nella Ndrangheta: Il patrimonio di Giacomo Madaffari ad Anzio e Nettuno

Un ampio e importante patrimonio è stato oggetto di confisca da parte dei Carabinieri del Comando Provinciale di Roma, appartenente a Giacomo Madaffari, noto per essere stato indagato nell’ambito dell’operazione ‘Tritone’, legata alla mafia attiva sul litorale a sud di Roma. Il patrimonio include dieci prestigiose ville a Nettuno e Anzio, complete di piscina e ascensore interno, oltre a sei terreni posseduti in diverse località, rapporti finanziari e beni mobili per un valore complessivo di circa 4 milioni di euro.
La confisca dei beni di Giacomo Madaffari
Giacomo Madaffari aveva già sollevato l’attenzione delle autorità a seguito dell’indagine “Tritone”, condotta dai Carabinieri del Nucleo Investigativo di Roma. Questa operazione ha portato a 78 misure cautelari, emesse nel febbraio 2022. In seguito a un processo svoltosi presso il Tribunale di Velletri, Madaffari è stato riconosciuto colpevole di associazione mafiosa e condannato a 28 anni di penitenziario. Le indagini patrimoniali, attuate sotto l’egida della Procura della Repubblica – Direzione Distrettuale Antimafia di Roma, hanno recentemente concluso con il sequestro dei beni, che include:
- Dieci ville a Nettuno e Anzio
- Sei terreni in vari comuni
- 5 rapporti finanziari significativi
- Beni mobili di grande valore
- Contante e due auto di grossa cilindrata
Collegamenti tra associazione mafiosa e Comune
Il Decreto di confisca emesso ha incluso anche misure di sorveglianza speciale per cinque anni, con obbligo di soggiorno nel Comune di Nettuno. L’indagine “Tritone” ha messo in evidenza importanti infiltrazioni da parte della ‘ndrangheta all’interno del tessuto socio-economico delle zone interessate. Sono emersi collegamenti tra membri dell’associazione mafiosa e alcuni amministratori locali, conducendo allo scioglimento delle amministrazioni comunali di Anzio e Nettuno, avvenuto nell’autunno del 2022 a seguito dell’intervento delle Commissioni d’indagine di nomina prefettizia.
La confisca dei beni di Madaffari rappresenta un passo significativo nella lotta contro la criminalità organizzata nella provincia di Roma. Questo intervento si inserisce in una più ampia strategia di indebolimento delle organizzazioni criminali, focalizzandosi sull’aggressione e sulla confiscazione dei patrimoni accumulati illecitamente.