Lazio al Top degli Incidenti Mortali sul Lavoro: 107 Tragedie nel 2024

Il Lazio continua a rappresentare la regione con il più elevato numero di decessi sul lavoro nel 2024. Secondo l’ultimo rapporto dell’Inail, sono stati registrati 107 decessi, un incremento di diciotto unità rispetto all’anno precedente. Un dato preoccupante che posiziona la regione al primo posto per l’aumento della mortalità negli ambienti lavorativi.
Dalla regione Lazio un bilancio allarmante per i morti sul lavoro
Il numero di vittime nel Lazio costituisce un segnale allarmante all’interno di un contesto già critico a livello nazionale. L’aumento di quasi il 20% rispetto al 2023 evidenzia un persistente problema di sicurezza sul lavoro. In media, sono circa nove morti al mese.
Roma e provincia tra le aree più colpite
La capitale e la sua provincia sono tra le aree maggiormente interessate. Tra gennaio e agosto 2024, si sono verificati 55 infortuni mortali, un incremento di venti decessi rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Questa crescita sottolinea l’urgenza di interventi adeguati per garantire un ambiente di lavoro sicuro.
I settori più a rischio
I settori delle costruzioni e dei trasporti si confermano tra i più colpiti. Nel settore edile sono stati registrati 14 decessi, mentre nel comparto dei trasporti le vittime sono state 8. I lavoratori over 50 risultano essere i più vulnerabili, rappresentando il 59% delle vittime, seguiti da quelli di età compresa fra i 35 e i 49 anni (25%) e da quelli under 35 (16%).
Aumentano le denunce di infortunio
Con il crescente numero di morti sul lavoro, aumenta anche il numero delle denunce per infortuni. Nel 2024 sono state presentate 41.413 denunce, con un incremento di 1.045 rispetto all’anno precedente. Le fasce di età più colpite sono gli over 50 (40% dei casi), seguiti dagli individui nella fascia 35-49 anni (33%) e dagli under 35 (27%). Tuttavia, è possibile che i dati non riflettano la realtà numerica, poiché molti lavoratori, in particolare quelli senza un contratto regolare, evitano di denunciare gli incidenti per paura di ritorsioni.
Una prevenzione insufficiente
L’aumento dei decessi e degli infortuni sul lavoro suscita interrogativi circa l’efficacia delle misure di prevenzione adottate dalle istituzioni. Le risorse destinate nel Piano strategico regionale 2025-2026 sembrano insufficienti per affrontare in modo efficace la problematica. Manca un sistema per valutare l’efficacia della formazione sulla sicurezza e non ci sono piani per potenziare il personale addetto ai controlli. Anche la questione delle molestie e delle aggressioni sul posto di lavoro non sembra ricevere l’attenzione necessaria.
Un’emergenza da affrontare subito
Di fronte a questi dati, si rende necessaria un’azione immediata. È indispensabile implementare misure concrete per migliorare la sicurezza nei luoghi di lavoro, intensificare i controlli e garantire una formazione adeguata a tutti i lavoratori. Il trend negativo del 2024 non può essere ignorato: si tratta di una questione cruciale per la vita di centinaia di lavoratori nel Lazio e in tutta Italia.