Liceo Manara di Roma: Chi Paga per i Danni da Occupazione? Medaglia di Bronzo al Rischio

Il tema dell’occupazione del Liceo Manara continua a generare forti polemiche e a monopolizzare l’attenzione pubblica. Se da un lato c’è chi minimizza i danni causati, dall’altro emergono richieste di trasparenza e responsabilità. Inizialmente sollevata a seguito di atti vandalici durante l’occupazione di dicembre, la questione è ora divenuta un caso politico, sfociando in interrogazioni parlamentari e scontri a livello istituzionale. Sono state sollevate domande su quanto comporteranno le riparazioni della scuola e su chi si farà carico della spesa, rendendo il Liceo Manara il terzo in una lista, tra i licei romani, in termini di danni, superato solo dal Virgilio e dal Morgagni.
Danni per decine di migliaia di euro: quanto è stato rovinato davvero?
I preventivi presentati dalla scuola rivelano un ammontare significativo: oltre 23.870 euro per la pulizia dei muri e il ripristino di porte e serrature. Ecco un riepilogo dei costi dettagliati:
- 12.660 euro + IVA per la pulizia del murale in palestra;
- 2.720 euro + IVA per la rimozione di scritte offensive;
- 2.520 euro + IVA per il ripristino delle pareti del seminterrato;
- 3.800 euro + IVA per danni a porte e maniglie.
Oltre ai danni materiali, l’occupazione ha comportato un mese di scuola perso e ha gravato economicamente sulle famiglie, con costi aggiuntivi fino a 150 euro a studente per i viaggi d’istruzione non prenotati a causa della sospensione delle attività.
La Lega chiede verifiche, la scuola si chiude a riccio
In principio di gennaio, Fabrizio Santori e Giovanni Picone, esponenti della Lega, hanno richiesto un’analisi diretta dei danni al preside Pietro Giovanni Pastorello, senza ricevere risposta. La controversia è alimentata da eventi come una scritta ritenuta oltraggiosa contro lo Stato e un murale controverso, oggetto di discussioni. In seguito alla mancanza di collaborazione, è stata richiesta una verifica ufficiale, ma senza successo.
Il preside minimizza: “I danni sono contenuti”
Il dirigente scolastico ha minimizzato il problema, affermando che il murale non aveva riferimenti diretti a Milano. Finora, sono stati spesi 3.800 euro per le riparazioni, di cui solo 1.700 euro attribuiti all’occupazione di dicembre. Pastorello afferma che solo il 15% degli studenti ha partecipato all’occupazione.
Troppa politica nella scuola
La politicizzazione della scuola ha suscitato preoccupazione, con scritte e simboli contro lo Stato. Simonetta Matone, deputata della Lega, ha avanzato un’interrogazione parlamentare per garantire una cooperazione adeguata tra scuola e istituzioni.
Sospesi 7 studenti, ma in 117 si autodenunciano: bluff o solidarietà?
Il 22 gennaio, in seguito alla sospensione di sette studenti per atti vandalici, si è verificata una mobilitazione di 117 studenti che si sono autodenunciati. Il preside ha programmato colloqui individuali per determinare il coinvolgimento degli studenti nell’occupazione.
Chi pagherà il conto?
Rimane aperto il quesito su come verranno coperti i costi delle riparazioni. È previsto l’uso di fondi pubblici o si cercherà di coinvolgere gli studenti nella copertura delle spese? Alcune ipotesi includono attività di riparazione da parte degli studenti, ma si devono considerare la sicurezza e le normative vigenti.
Il caso del Liceo Manara continuerà certamente a generare discussioni e aspettative nei prossimi giorni. Solo sette studenti riceveranno sanzioni, o il numero degli “occupanti” salirà a 124?