Tribunale di Roma blocca cantiere museo della Shoah per rischio smottamento

Roma si trova nuovamente al centro di una controversia legale riguardante la costruzione del Museo Nazionale della Shoah. Il Tribunale Amministrativo Regionale (Tar) del Lazio ha emesso un decreto urgente che sospende i lavori fino al 19 marzo, a seguito di preoccupazioni relative alla stabilità del terreno. Questo provvedimento è stato richiesto dalla proprietaria di due immobili adiacenti al cantiere.
Il Tribunale sconfessa la linea del Campidoglio: “Stop urgente al cantiere”
Il progetto per il Museo della Shoah ha affrontato numerosi ostacoli e critiche sin dall’inizio. Dopo oltre vent’anni di attesa, era stato finalmente autorizzato nel 2024, ma da allora le polemiche non sono mancate. Le principali preoccupazioni dei residenti riguardano non solo il rischio geologico, ma anche la sicurezza pubblica. L’area è stata soggetta a vandalismi e atti intimidatori, creando un clima di tensione tra i cittadini. In passato, un asilo ebraico nelle vicinanze ha dovuto trasferirsi a causa delle stesse problematiche. Le associazioni locali richiedono ora che il museo venga spostato in una zona meno densamente popolata e più sicura.
- Proprietaria degli immobili confinanti
- Cittadini residenti nella zona
- Associazioni locali
- Esperti della sicurezza pubblica
Il nodo principale: “Altissima probabilità di smottamenti”
La questione cruciale rimane quella della stabilità del terreno. La società incaricata dei lavori, Sac S.p.a., ha segnalato l’esistenza di cavità sotterranee che potrebbero compromettere la solidità delle strutture circostanti. Gli esperti avvertono che l’area di Villa Torlonia presenta un terreno fragile, già in passato teatro del ritrovamento di ordigni bellici inesplosi, aumentando così i rischi associati all’intervento edilizio. Il Tar ha quindi imposto al Comune di fornire chiarimenti tecnici sulla compatibilità dell’opera con la sicurezza dell’intero quartiere.
Il futuro del progetto
I prossimi sviluppi saranno determinanti per il destino del Museo della Shoah. Se il rapporto tecnico confermerà le preoccupazioni espresse, il Tar potrebbe estendere la sospensione dei lavori e richiedere modifiche significative al progetto iniziale. Al contrario, se non verranno riscontrati problemi gravi, l’iter potrebbe proseguire senza ulteriori intoppi burocratici. La realizzazione del museo rappresenta un’importante iniziativa culturale e storica; Il confronto tra necessità urbanistiche e sicurezza continua a generare tensione e ritardi nel processo decisionale.