Sospensione bando concessioni balneari a Ostia, il Campidoglio pronto al ricorso

La recente decisione del TAR del Lazio ha generato reazioni contrastanti riguardo all’assegnazione di 31 concessioni balneari a Ostia. Mentre gli operatori balneari si mostrano soddisfatti per la sospensione del bando, il Campidoglio non rimane in silenzio e preannuncia un ricorso al Consiglio di Stato.
la sospensione del bando e le reazioni
Il TAR del Lazio ha deciso di fermare il bando emesso da Roma Capitale, relativo all’assegnazione delle concessioni sul litorale di Ostia. Questa decisione è stata presa accogliendo il ricorso presentato da alcuni imprenditori del settore. La motivazione principale risiede nella necessità di chiarire l’applicazione delle leggi nazionali e regionali sulle concessioni demaniali marittime.
L’assessore al Patrimonio e Politiche abitative di Roma Capitale, Tobia Zevi, ha espresso il proprio disappunto: “Abbiamo preso atto della decisione, ma riteniamo fondamentale procedere con un appello cautelare al Consiglio di Stato; siamo convinti della solidità dei principi alla base dei bandi pubblicati.”
le motivazioni del TAR e le questioni normative
La sospensione operata dal TAR non implica un annullamento definitivo, bensì una pausa per approfondire questioni normative cruciali. Un aspetto centrale riguarda l’assenza del Piano di Utilizzo degli Arenili (PUA), che secondo la legislazione regionale richiede gare annuali, mentre quella nazionale consente durate variabili tra cinque e venti anni.
L’assessore Zevi ha evidenziato la necessità di un intervento da parte del Consiglio di Stato, per stabilire se la normativa nazionale possa avere priorità su quella regionale. Secondo lui, l’obiettivo dell’Amministrazione è garantire trasparenza e legalità nell’utilizzo del demanio marittimo.
la stagione balneare 2025 e le prospettive future
Anche con la sospensione del bando, il Campidoglio assicura che la stagione balneare 2025 sarà assicurata, promettendo ai cittadini una balneazione sicura e attrezzata.
Recenti dichiarazioni dell’ex prefetto di Roma ed ex capo della Polizia, Franco Gabrielli, hanno intensificato le tensioni. Gabrielli ha rivelato che il commissariamento dell’X Municipio, avvenuto a causa di infiltrazioni mafiose, era anche una strategia per evitare un commissariamento più ampio della città. Queste affermazioni hanno alimentato ulteriormente la sfiducia degli abitanti nei confronti delle scelte fatte dal Campidoglio.
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