Operazione antimafia all’Infernetto: beni confiscati per 5 milioni a imprenditore romano

Un’importante operazione si è svolta all’alba a Roma, precisamente nella località Infernetto, nel X Municipio. Gli agenti della Divisione Criminale della Questura di Roma hanno dato esecuzione a un provvedimento di confisca in base alla normativa antimafia. L’operazione ha avuto luogo non solo nella Capitale, ma anche in Sardegna, a Santa Teresa di Gallura.
Provvedimento di confisca emesso
Il provvedimento è stato emesso su proposta del Questore di Roma e riguarda beni, assetti societari e rapporti finanziari per un valore complessivo di circa 5 milioni di euro. Questa azione è riconducibile a un imprenditore romano, attivo nel settore delle costruzioni e coinvolto anche nei settori della ristorazione e immobiliare tramite familiari prestanome. Attualmente, l’imprenditore è detenuto per una pena definitiva.
Attività dell’imprenditore e traffico di droga
L’operazione odierna conclude un’attività iniziata nel novembre 2023 con il sequestro emesso dal Tribunale riguardante attività economiche e beni accumulati dall’imprenditore in modo illecito. La ricchezza ottenuta era sproporzionata rispetto ai redditi dichiarati al fisco. L’imprenditore ha operato nel campo dell’edilizia mentre era coinvolto in strutturate attività di traffico di droga.
Inchieste poliziesche significative
Nell’ambito della sua carriera criminale, l’imprenditore è stato coinvolto in due operazioni significative coordinate dalla Procura della Repubblica: la prima in collaborazione con la Guardia Civil Spagnola e la DEA americana contro il narcotraffico; la seconda ha riguardato un’organizzazione dedita al traffico internazionale di sostanze stupefacenti con base a Roma.
Favoreggiamento della latitanza di un boss
Durante le indagini, gli agenti hanno accertato che l’imprenditore aveva favorito la latitanza di un esponente significativo della cosca Alvaro, ospitandolo a casa mentre manteneva contatti diretti per importare ingenti quantitativi di stupefacenti dal Sud America. I proventi illeciti sono stati reinvestiti dall’imprenditore in varie società e beni materiali come immobili, imbarcazioni e cavalli da corsa.
Esito delle operazioni odierne
Il provvedimento di confisca dei beni, eseguito oggi, è stato accolto dal Tribunale che ha supportato l’attività investigativa condotta dalla Sezione Misure di Prevenzione Patrimoniali della Divisione Anticrimine. La valutazione sulla pericolosità sociale dell’imprenditore, il favoreggiamento alla latitanza e le sue attività criminose hanno giustificato questa misura severa.
- Beni confiscati:
- Cavalli da corsa
- Porte blindate per immobili sequestrati
- Aerei privati (se presenti)
- Beni mobili registrati (es: yacht)
- Società intestate fittiziamente o prestanome