27 Anni di Carcere per l’Ex Paladina Antimafia Maricetta Tirrito: Tutti i Dettagli del Processo

27 anni di reclusione. Questa è la richiesta formulata dal Pubblico Ministero, Dott. Ambrogio Cassiani, al Presidente della Corte Antonio Ruscito e ai Giudici A Latere, nonché alla giuria popolare, nei confronti di Maricetta Tirrito. Quest’ultima, in passato considerata una paladina della giustizia antimafia e protettrice di donne, bambini e anziani, si trova ora ad affrontare accuse gravissime: omicidio con dolo, circonvenzione di incapace, esercizio abusivo della professione, abuso edilizio, autoriciclaggio e falsità ideologica, in particolare riguardo a certificati medici falsi.
La situazione di Maricetta Tirrito è ormai nota. Ci si avvicina alla conclusione di un processo iniziato a maggio, in seguito all’arresto della 51enne palermitana, avvenuto a dicembre 2023, in seguito alla scoperta della “casa degli orrori” in via Isernia ad Ardea.
Fasi finali del processo
Il processo, dopo mesi di udienze, sta per giungere alla sua conclusione. La prossima udienza nell’aula della Corte d’Assise di Frosinone vedrà la presentazione delle arringhe difensive degli avvocati Buongiorno (per Silvana Loconte) ed Esposito (per Maricetta Tirrito), che cercheranno di confutare le accuse mosse. Le recenti evoluzioni, Non sembrano favorire la posizione della Tirrito, mentre quelle di Loconte e Corbo risultano meno gravi.
Richieste del Pubblico Ministero
Durante un’arringa di oltre due ore, il PM Ambrogio Cassiani ha delineato un quadro accusatorio inquietante, sollevando l’attenzione del pubblico presente nell’aula. Le gravi accuse rivolte a Maricetta Tirrito comprendono diversi reati che mettono in discussione la sua integrità, culminando con la richiesta di 27 anni di carcere. L’udienza del 10 febbraio rappresenterà un momento chiave, in cui la Corte si pronuncerà su questo caso, ponendo in evidenza questioni di legalità, giustizia e corruzione che mettono in discussione il valore stesso dei movimenti antimafia che avevano reso famosa la Tirrito.
Richieste di risarcimento
Oltre alle pesanti accuse penali, anche le richieste di risarcimento gravano su Tirrito. La famiglia di Vincenzo Pica ha presentato una richiesta di 350.000 euro per fondi sottratti a un anziano, mentre la famiglia di Luigi Bonomo reclama 15.000 euro nella fase provvisionale. Inoltre, il danno complessivo in fase penale ammonta a 50.000 euro, portando la somma totale dei risarcimenti contro la Tirrito a oltre 400.000 euro.
In rappresentanza della famiglia di Luigi Bonomo interviene l’avvocato Luca Fior, coadiuvato dalla sua sostituta Giulia Sarzani.
Loconte e Corbo: pene più leggere
Di fronte alle richieste severe per Maricetta Tirrito, le richieste di condanna per gli altri imputati sono meno pesanti. Per Silvana Loconte è stata proposta una condanna di 3 anni e 4 mesi per circonvenzione di incapace e l’esercizio abusivo della professione, mentre per l’abbandono di incapace e l’omicidio è stata chiesta l’assoluzione. Anche Fabio Corbo, ex compagno di Tirrito, si trova a fronteggiare solo una pena di 3 anni di reclusione per circonvenzione di incapace, mentre la dottoressa Marina Endrjievschi, coinvolta nella stesura dei certificati medici, rischia 4 anni per falsità ideologica.
Attesa del verdetto
Il processo, giunto ai suoi frangenti finali, si presenta come una delle battaglie legali più intricate recenti. Il destino della Tirrito potrebbe segnare una svolta significativa nella difesa delle categorie più vulnerabili. Mentre gli avvocati si preparano a esporre le loro arringhe, il pubblico rimane in attesa del verdetto, consapevole che questa vicenda rappresenta una sfida per il sistema legale e per la fiducia nella giustizia.